lunedì 21 ottobre 2013

Recensione: Non tutti gli uomini vengono per nuocere di Federica Bosco

Cari lettori di Bookcret,
devo confessare che scrivere il titolo del post che sto per pubblicare mi ha messo tristezza. Scrivere "recensione" mi ha sbattuto in faccia l'evidente realtà: ho finito questo meraviglioso libro. Prima di iniziare con il mio solito monologo vorrei veramente ringraziare la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere e amare questa nuova pubblicazione di Federica Bosco. Grazie, di cuore. L'unica cosa che posso veramente dirvi e che in questo momento sento è di correre nella prima libreria che trovate ed acquistare questo capolavoro. Quindi, per finire, vi presento la recensione di "Non tutti gli uomini vengono per nuocere" di Federica Bosco. Per tutte le info riguardo al libro potete cliccare QUI e leggere il mio post di qualche giorno fa dove annunciavo in anticipo la recensione. Per comodità, vi riporto qui solamente la trama, sperando di farvene innamorare come è capitato a me.



 





TRAMA:

Cristina ha trentadue anni e in una sola serata riesce a perdere il lavoro, la casa e il fidanzato. Costretta a tornare a vivere con i genitori – che da quarant’anni si amano e si chiamano “Cip” e “Ciccetta” – e con il fratello gemello, nerd plurilaureato, accetta un lavoro come inviata in una trasmissione televisiva in cui deve vivere esperienze estreme in diretta nazionale... E la situazione peggiora ulteriormente quando il giovane medico del pronto soccorso, che l’ha folgorata sin dal primo incontro, si rivela fidanzatissimo con una dottoressa dolce e bionda che pare uscita da “Grey’s Anatomy”. Nemmeno i consigli di Carlotta, l’amica insegnante di yoga e dispensatrice di saggezza, riescono a impedire a Cristina di perdere definitivamente il baricentro e infilarsi in una serie di situazioni sempre più complicate. Ma la realtà è sempre più imprevedibile della fantasia, e la vita di Cristina ha ancora molte sorprese in serbo. E anche se la vita corre troppo in fretta e tutti sembrano irrimediabilmente distratti da se stessi, sarà proprio smettendo di correre senza sosta che troverà il tesoro più inatteso.


RECENSIONE:


Leggendo quello che ho scritto nell'introduzione avrete capito quanto io abbia amato e adorato il libro. Sinceramente non so nemmeno da dove iniziare per farvi capire che tutti, ma proprio tutti, dovete assolutamente leggerlo. Gli aggettivi che userei per descriverlo sono: leggero, divertente, frizzante e ironico. Oltre ad avermi fatto ridere dall'inizio alla fine mi ha anche fatto riflettere su alcuni aspetti importanti della vita come la famiglia, gli amici e l'amore con la A maiuscola. La nostra protagonista è Cristina, una giovane donna sulla trentina, la cui vita non sta andando proprio nel verso giusto. Nel giro di ventiquattro ore perde fidanzato, casa e lavoro. Si ritrova costretta a tornare a vivere con i genitori, che si amano da impazzire da quarant'anni e con il fratello gemello, Luca, in procinto di prendere la sua terza laurea. Sa che la sua vita non può andare peggio di così, e ad aiutarla c'è la sua amica Carlotta, insegnante di yoga e saggia come Gandhi che cerca in tutti i modi di farle capire che quella non è la sua vita, che sono solamente ostacoli e messaggi che l'Universo le sta mandando per farle capire il suo vero destino. Tra un insulto e l'altro a quello stramaledetto Universo che le sta facendo perdere tutto, anche la sua dignità, Cristina conosce un giovane medico che l'ha soccorsa al pronto soccorso e che l'ha subito folgorata. Marco Montecchi, bello da morire da sembrare quasi finto, le sembra il suo uomo ideale, il suo amore perfetto, colui con il quale vorrebbe passare il resto dei suoi giorni, ma con un difetto: è fidanzato con una dottoressa dolce e sensibile, Stefania, che è talmente perfetta che le risulta anche difficile odiarla. Per farla sentire ancora più una sfigata ci pensa la sua ex capa, che le offre un nuovo lavoro come inviata speciale per un programma talmente trash da far accapponare la pelle. E' difficile non immedesimarsi in Cristina, una semplice donna con le stesse paure e i desideri di ogni  altra donna: avere una vita normale, un lavoro degno di essere chiamato lavoro e un amore felice. Sembra, però, che più cerchi di soddisfare i suoi bisogni, più perda il controllo della situazione ritrovandosi ad affrontare l'esperienze più assurde. Federica Bosco ha una scrittura semplice e divertente che attira il lettore, e in questo libro non ha fatto altro che farmi morire dal ridere, ma intanto farmi stare in ansia per la storia d'amore lasciata fino all'ultimo sullo sfondo e ancora, insegnarmi che la vita, anche quando non sembra dalla nostra parte, ci riserva sempre delle dolci e inaspettate sorprese. 


Quindi, con un vuoto enorme nello stomaco che mi obbligherà a rileggere il libro, vi lascio con il vivo consiglio di acquistare il libro e godervi la lettura dall'inizio alla fine, magari con una tazza di cioccolata calda nell'altra mano, proprio come ho fatto io. Vi auguro una buona notte, buona recensione e buona lettura, cari lettori!



«Il vero segreto della felicità è l'inconsapevolezza. E chi afferma il contrario mente sapendo di mentire. -Cristina»


Pamela di
Bookcret, quello che i libri non dicono.


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