mercoledì 22 agosto 2012

Recensioni, Noi i ragazzi dello zoo di Berlino



Carissimi lettori di Bookcret, quello che i libri non dicono.
Oggi voglio parlarvi di uno dei miei libri preferiti. Un libro che - a mio avviso- dovrebbe essere inserito nella lista di libri che bisogna aver letto almeno una volta nella vita. Il libro in questione è: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F.








Titolo: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino 
Titolo originale: Wir Kinder vom Bahnhof Zoo
Autrice: Christiane Vera Felscherinow
Editore: Rizzoli
Collana: Bur saggi
Pagine: 368
Recensione eseguita da: Ilaria












Trama:
Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca.



Recensione:
Superfluo dire che questo romanzo risulta essere uno dei libri "più belli che abbia mai letto".
Nonostante non abbia mai fatto uso di droga, non ho trovato nessuna difficoltà ad immedesimarmi nella protagonista. Come Christiane ho provato rabbia, frustazione, felicità, paura, angoscia, dubbi e insicurezze. Questo libro mi ha aperto la sua anima e più precisemente quella di Christiane, lasciando un segno profondo dentro me. Quello che colpisce maggiormente del romanzo è il fatto che si tratti di una storia vera e la giovane età della protagonista. Il linguaggio crudo e spietato contribuisce a creare nel lettore un senso di malessere pari a quello di Christiane. Il romanzo, conclusosi con un finale aperto, è una testimonianza scritta sullo spietato mondo della droga e un atto d'accusa contro l'indifferenza della società incapace di difendere i più giovani e i più deboli.
Alla conclusione del libro ero curiosa di sapere che fine avesse fatto la protagonista e svolgendo una breve ricerca su internet, sono rimasta stupita nel constatare che la fama portatale dal libro non l'ha aiutata ad allontanarsi dal mondo della droga, ma ha ulteriormente complicato la sua difficile vita.
Nel 1981 è stato liberamente tratto un film diretto dal regista tedesco Uli Edel, che come molte pellicole ,non rende alcuna giustizia al libro poichè omette molte parti importanti della narrazione, come le riflessioni di Christiane sulla società, la droga, i giovani ecc.
E' un libro che vorrei consigliare sia ai giovani, sia agli adulti, per la profondità dei sentimenti che trasmette e per mostrarci un mondo, completamente lontano dalla nostra quotidianità. Un mondo per il quale non vorremo mai veder entrare un nostro amico, figlio o  parente.
Ci tengo molto a ringraziare la mia professoressa di terza superiore per aver proposto la lettura di questo romanzo alla classe. Senza di lei non mi sarei mai imbattuta in questo libro unico e sconvolgente che consiglio di leggere con tutto il cuore.

"Avrei vissuto volentieri al tempo del nazismo perchè in quell'epoca la gioventù aveva degli ideali, è meglio avere falsi ideali che non averne" Christiane F.

Club del libro: che cos'è?



Buon pomeriggio cari lettori di Bookcret, quello che i libri non dicono. 
Grazie al prezioso aiuto di una nostra lettrice fissa, Sara, abbiamo creato una nuova iniziativa per voi che siamo sicure vi piacerà. La maggior parte di voi saprà che nei Paesi stranieri, soprattutto in America ed in Inghilterra, le persone creano dei "Club di lettura". Si riuniscono in un giorno prestabilito, decidono il libro da leggere e quando si ritrovano ne parlano tutti insieme. Insomma, noi di Bookcret insieme a Sara, abbiamo pensato che, non avendo la possibilità di riunirci, possiamo comunque creare un nostro "Club del libro". E' molto semplice come rubrica! Insieme a voi, qua sotto nei commenti, decideremo il libro da leggere tutti insieme, un libro che nessuno ha ancora letto, e dopo 3 SETTIMANE diremo la nostra su di esso, come una recensione comune, fatta di opinioni e pensieri. Spero solo di essermi spiegata bene e non aver fatto confusione. Quando Sara mi ha dato questa idea, l'ho trovata fantastica e spero che anche per voi sia una bella iniziativa da prendere in considerazione. Se avete qualche libro da suggerire o se avete da ridire sull'iniziativa, lasciate dei commenti qua sotto. Quando si deciderà il libro da leggere scriverò un nuovo post e capirete che si tratta del "club del libro" perchè avrà lo stesso banner che c'è qui sopra! Grazie ancora a Sara per l'iniziativa, e se avete anche voi delle proposte da farci, non esitate a contattarci!

Grazie, 
Bookcret.

Innamorati delle copertine #1





Buon pomeriggio cari lettori di Bookcret, quello che i libri non dicono.
Sapete dirmi che giorno è oggi? Ma certo, è mercoledì ed il mercoledì è dedicato alla favolosa rubrica "Innamorati delle copertine". Perchè si sa che a volte ci si innamora più delle copertine che del libro stesso non è vero? Questa settimana noi di Bookcret abbiamo scelto le 4 copertine che ci hanno fatto innamorare e voi, cari lettori, stilerete ,nei commenti qui sotto, una classifica di gradimento, dalla più bella alla più brutta, e il prossimo mercoledì dichiareremo la copertina vincitrice di questa settimana. Siete pronti ad iniziare? Ma certo che si!


1. Come finiscono le favole
(amante della copertina: Ilaria)





2. Lover at last
(amante della copertina: Ilaria)



3. A world away
(amante della copertina: Pamela)



4. That time I joined the circus
(amante della copertina: Pamela)




Non c'è bisogno di spiegare il perchè della bellezza di queste copertine, ma attendiamo la vostra classifica di gradimento e magari anche la copertina di un libro che vi è piaciuta, non presente tra queste

Grazie, 
Bookcret.



Recensione, Schegge di me di Tahereh Mafi



Salve cari lettori di Bookcret, quello che i libri non dicono.
Quest'oggi vorrei parlarvi di un libro che mi ha rubato l'anima, un libro che ho letto in un solo giorno, un libro talmente meraviglioso da essere speciale. Il libro di cui parlo è: Schegge di me di Tahereh Mafi, il primo di una trilogia distopica, della quale i prossimi libri usciranno rispettivamente nel 2013 e nel 2014.





Titolo: Schegge di me. Io ho una maledizione. Io ho un dono.
Titolo originale: Shatter me
Autrice: Tahereh Mafi
Traduzione: Mariella Martucci
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Recensione eseguita da: Pamela
 





Votazione: 5/5





Trama:
264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.



Recensione:
A parte il fatto che io sono attratta a prescindere dalle storie romantiche e mielose che ti fanno venire il diabete appena le leggi, pensavo che questo libro non mi avrebbe particolarmente colpita. E invece mi sbagliavo. L'ho amato, l'ho assaporato e l'ho ri-amato. Vari generi letterari si sovrappongono nel libro, a partire dal romanticismo epico fino ad arrivare alla fantascienza stile X-men. Sarà perchè a me x-men piace? Sarà perchè ho sempre sognato di avere dei poteri speciali? Beh, non saprei. Coraggiosa e passionale, la protagonista Juliette, che si innamora, forse un po' scontato, del co-protagonista, Adam. Un amore in fuga per la libertà e per ritrovare se stessi in un mondo che ormai non esiste più. In un mondo in cui le nuvole hanno un colore diverso, un mondo in cui gli animali sono infetti e gli uccelli non volano più nel cielo. La scrittura di questa autrice, Tahereh Mafi, mi ha decisamente colpita. Pura e sincera poesia, concentrata in un libro che mi lascia sulle spine fino al 2013. Ma la cosa che colpisce di più è il testo sbarrato (ecco qui un esempio), dove la protagonista rinnega i suoi stessi pensieri e soprattutto se stessa. Juliette non tocca un essere umano da 3 anni, dall'ultima volta in cui è accaduto qualcosa di terribile, qualcosa che nemmeno lei si aspetta che accadesse, qualcosa che l'ha portata a vivere internata in un manicomio, senza contatto con il mondo esterno. Juliette è coraggiosa, e anche se lei non lo sa ha voglia di vivere, voglia di essere una persona come le altre, voglia di non essere più sola. Quando, finalmente arriva Adam che sconvolge il suo mondo e le ricorda quanto sia bello il poter ricevere affetto e calore da una sola persona. Adam è il tipico eroe epico, disposto a tutto pur di salvare le persone che ama ed io ne sono rimasta molto affascinata. Si, insomma, è il tipico uomo del quale una ragazza si potrebbe innamorare, soprattutto per il fatto che di Adam non si sa proprio tutto e quel velo misterioso ci fa sognare. Sarà doloroso aspettare fino al 2013 per leggere il seguito, ma per fortuna ad ottobre 2012 è previsto una specie di racconto breve intitolato "Destroy me" che intercorre tra i primi due libri ed io sicuramente non me lo perderò. Consiglio vivamente il libro ai lettori che amano il genere romantico, ma anche un po' fantastico. Ricordo ai lettori, che il pdf del libro è presente nella nostra biblioteca, quindi, per chi volesse leggerlo, mi contatti. 


"Oggi passerà un uccello. Sarà bianco, e in testa avrà una corona di striature dorate. Volerà!"