giovedì 27 dicembre 2012

Recensione: Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Carissimi lettori di Bookcret,
quest'oggi vorrei provare a recensire il più grande capolavoro letterario di Oscar Wilde. Sto parlando naturalmente del mitico, ineguagliabile, indimenticabile: "Il ritratto di Dorian Gray".



 


Titolo: Il ritratto di Dorian Gray
Autore: Oscar Wilde
Editore: Mondadori
Collana: Oscar classici
N. pagine: 288
Genere: romanzo gotico
Recensione eseguita da Ilaria












Trama:
Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.

Recensione:
La principale tematica trattata all'interno del romanzo è l'esaltazione della bellezza su cui è incentrata tutta la vicenda. Un bene terreno effimero, destinato, a causa del tempo fuggevole, a mutare e infine a scomparire. Che spinte anche il più innocente degli uomini alla perdizione.
Dorian Gray, protagonista della vicenda, è un giovane aristicratico di straordinaria bellezza. Ha circa vent'anni, possiede labbra rosse ben disegnate, franchi occhi azzurri e riccioli biondi.
Indotto dall'amico Lord Henry Wotton a riflettere su fatto che la propria bellezza non sarà mai eterna e che anche lui come tutti gli altri uomini, invecchierà, stringe un patto con il diavolo.
Il quadro che lo raffigura, creato dall'amico Basil, portera su di sè l'invecchiamento del tempo e della bellezza permettendo al giovane eterna giovinezza, portandolo insesorabilmente alla perdizione della propria anima. Nel corso della sua vita commetterà atti inauditi che convolgeranno le vite delle persone che lo circondano come Sibil Vane, ragazza dolce, gentile, sognatrice, perdutamente innamorata del giovane, e il caro amico Basil che con la sua amicizia, il suo affetto e il suo buon cuore cercherà di aiutare Dorian a tornare sulla retta via.
Dorian Gray è un esteta, quindi rappresenta una figura che nacque in Ighilterra nella seconda metà dell'Ottocento, il Dandy. Costui risulta essere un uomo eccentrico, affascinante, provvisto di una straordinaria bellezza e raffinatezza nei modi e nel vestire. Colui che non segue la moda, ma la crea. Un uomo che disprezza profondamente la società borghese e che vota la propria vita alla sregolatezza.
La vicenda è ambienta a Londra in epoca vittoria. Il protagonista viene spesso descritto in spazi chiusi come, la propria casa, la casa degli amici Basil ed Henry, in teatro mentre assiste alla rappresentazione della donna amata Sibil Vane, e nel vecchi studio dove verrà rinchiuso il quadro affinché nessuno possa vederlo. Lo stesso luogo in cui Basil e la sua creazione cesseranno di esistere per sempre. Tutti i luoghi, dettagliatamente descritti, sono reali e indispensabili allo svolgimento della narrazione.
Il protagonista della vicenda è Dorian Gray, giovane aristocratico, ingenuo,capriccioso, immaturo e facilmente influenzabile, vittima della propria bellezza e del proprio segreto.
Lord Henry Wotton, inizialmente si pensa essere lo stesso Oscar Wilde che utilizza il personaggio per esprimere le proprie idee e concezioni sulla vita ma, dopo un' accurata  riflessione, si può giungere alla conclusione che le parole messe in bacca ad Henry siano le meditazioni della società in cui visse l'autore. Una società "inetta", cinica, ricca di teorie e pregiudizi, la stessa da cui Wilde venne giudicato e imprigionato per una sua possibile indole all'omossessualità. Ora è assodato che Wilde nella seconda metà della sua vita ebbe una relazione omosessuale.
Il pittore, Basil Hallward, l'ideato del quadro è un uomo onesto,introverso, di buon cuore che tiene realmente alla vita di Dorian. L'unico che tenterà di persuadere Dorian a cambiare stile di vita. Nel libro, non è ben chiaro il rapporto che sussiste tra Basil e Dorian. L'interesse del pittore può sembrare puramente artistico, poichè Dorian con la sua ostentata bellezza ispira la sua arte, ma certi suoi atteggiamenti e commenti farebbero pensare ad un interesamento più profondo, morboso, quasi amoroso.
La vicenda viene raccontata da un narratore esterno, il linguaggio è curato e raffinato, le descrizioni di luoghi e personaggi sono dettagliate. Nel capitolo in cui Oscar narra degli hobby di Dorian il linguaggio diventa più  tecnico, scientifico e le descrizioni dei vari oggetti sono minuziose. Inoltre all'interno del romanzo vi sono molte espressioni tipiche dell'epoca che contribuiscono a mantenere un'univocità all'interno del racconto.
L'intenzione di Wilde è quella di portare avanti una dura critica nei confronti della società londinese del XIX secolo, troppo critica, dedita a falsi ideali, legata a costumi e tradizioni antiche. Pertanto il romanzo può essere considerato un documento storico, poiché descrive in maniera puntigliosa gli agi, i costumi, le tradizioni, i pregiudizi e i vizi del popolo londinese in età vittoriana.
Dal romanzo venne ideata una pellicola del 2009, che presenta notevoli differenze con il capolavoro di Oscar Wilde. Se nel libro viene data più importanza alle riflessioni dei vari personaggi, nel film viene messa in evidenza la dissoluzione di Dorian, dedito al piacere carnale.
Consiglio vivamente a chi ancora non avesse letto questo romanzo a farlo. Un libro emblematico che si può ricondurre ai nostri tempi nel quale siamo troppo legati a falsi ideali e ci interessiamo troppo ai pregiudizi della società per vivere pienamente la nostra vita ed essere liberi di esprimere noi stessi come individuo e non come un essere inserito in una società.

 
"La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto"


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