mercoledì 4 dicembre 2013

Scrittori italiani Vs Scrittori stranieri

Buongiorno lettori,
io e Pamela ci eravamo prefissate il lunedì e il giovedì, come giorni in cui pubblicare alcune interessanti curiosità sul mondo della lettura. È da molto che non pubblichiamo qualche articolo riguardante l'argomento, perchè è difficile, a volte, stupirvi e catturare la vostra attenzione. Ma oggi voglio parlare e confrontarmi con voi, su un fatto che da un pò occupa i miei pensieri: i lettori italiani prediligono la scrittura straniera a quella italiana. Io sono la prima a confermare la cosa e a preferire la narrativa straniera , ma è lo stesso per il resto della popolazione? Andiamo a verificare.


 
Il portale e-commerce, nel 2005, ha svolto un'interessante indagine che ha visto protagoniste alcune giovani donne tra i diciasette e i trent'anni. Il tema dell’ intervista riguardava i libri e il rapporto delle intervistate con la lettura in generale. È emerso che circa il 20% delle navigatrici del sito, preferisce leggere soprattutto opere di narrativa straniera, a seguire la narrativa italiana, i gialli e, infine, il genere del diario, forse portato dal successo che ha avuto la scrittrice Melissa P. con i suoi libri. Ora sicuramente i generi letterari prediletti dai lettori sono assai diversi. Esempio il genere erotico, che ha avuto il suo bum e incremento in Italia con la pubblicazione della saga di E.L. James, Cinquanta sfumature di grigio, nero, rosso. Il genere Urban Fantasy, Fantasy e Paranormal. La moda dei vampiri inagurata con l'enorme successo dei libri e dei successivi film ispirati ai racconti di Bella e Edward, Twilight, New Moon, Eclipse, Breaking Down di Stephanie Meyer.

Ma quali che siano i gusti personali dei lettori, la scrittura straniera è tra le più amate, si pensi che il 65% dei testi che incrementano la produzione nazionale vengono tradotti dall'inglese, a seguire vi sono le traduzioni francesi e tedesche.

Il motivo pare essere molto semplice, ma da una domanda posta su Yahoo dall'utente il Filosofo e il Somaro, tre mesi fa, la situazione non sempra così chiara.
La domanda, alla quale diciassette membri di Yahoo hanno cercato di rispondere è la seguente: preferite leggere autori italiani o stranieri? Analizzando le varie opinioni risulta che: nove utenti, seppur con rammarico, ammette di leggere e preferire gli autori stranieri; sei invece sostengono di leggere di tutto, quindi di non fare alcuna distinzioane tra le due categorie e di apprezzarle entrambe, mentre un solo membro del sito afferma di prediligere gli scrittori italiani.

Il motivo di tale decisione? Vi riporto alcuni stralci delle loro affermazioni.


Utente Specchio800: Presumo che le ragioni che mi hanno spinta, a un livello del tutto inconscio, a leggere solo stranieri, siano: una sensazione di già visto e già sentito che provo con gli italiani, l'assenza di temi che mi stiano davvero a cuore e, soprattutto, la mancanza di un "respiro" profondo, ampio, che non mi faccia sentire confinata in un buco, ma che incrementi la mia "capacità polmonare", come solo la letteratura straniera riesce a fare, rendendomi protagonista, non spettatrice annoiata. Ecco, forse la mancanza più grave che vedo negli italiani è questa, l'incapacità di rendere universali certi temi. Un'incapacità di scrittura, ma soprattutto di "sentire".

Utente nicoladc89: i classici stranieri sono di più, in fondo l'Italia è una nazione piccola, siamo meno dell'1% della popolazione mondiale e l'italiano si parla e si scrive solo in Italia, va beh, c'è San Marino e il Vaticano e qualche minoranza in Slovenia, ma poca roba. L'inglese è madrelingua di 7-800 milioni di persone, l'italiano di 60-70. A questo aggiungi che l'Italia non è un paese facilmente esportabile all'estero. Esportiamo auto, storia, monumenti, musica, cibo e arte ma non esportiamo l'Italia.

Utente vavax: Con rammarico devo dire gli stranieri.
Amo leggere in generale, ma c'è un genere che per me è catalizzante: i thriller. E gli americani in genere, salvo Jo Nesbo in un paio di libri, sono imbattibili.

A questo riguardo mi ricordo un argomento studiato in italiano, con il Romanticismo: l'ostinazione di Madam de Stael nel voler vedere gli autori italiani interessati anche ad opere straniere. Li invitava nei suoi scritti ad abbracciare le altre culture, soprattutto quella tedesca e francese, e a non a continuare a ricreare opere da opere. Troppo legati al classicismo.
Se oggi chiedessimo ad un italiano quali opere e quali scrittori italiani predilige vi risponderanno: Verga, Dante con la Divina commedia, Calvino, Pirandello..., e io concordo con loro, ma una domanda sorge spontanea: E degli scrittori contemporanei??? Perchè nessuno li cita? Dei diciassette membri di Yahoo, solo uno cita autori italiani recenti, quali  Eco, Baricco, Tabucchi, Ammaniti.Stop!
 
Ma si riduce solo a questo la nostra produzione letterale?
 
La nostra letteratura ha a disposizione un ampio ventaglio di sfumature linguistiche come i dialetti, i registri linguistici aulici e bassi. Tuttavia, a questa, gli italiani preferiscono gli scritti stranieri per i vari motivi elencati sopra. Voi siete d'accordo con le affermazioni di Specchio800, nicoladc89 e vavax?  Preferite leggere autori italiani o stranieri? Consigliereste qualche autore italiano? E secondo voi perché si predilige la scrittura straniera alla nostra?
 
Aspetto con ansia delle vostre risposte per confrontarmi, sentire più opinioni discordanti tra loro e - perché no - conoscere anche nuovi scrittori!
 
 
Ilaria
di Bookcret, quello che i libri non dicono