venerdì 7 settembre 2012

Tipewriter #5: Italia's Novel





Affezionati lettori di Bookcret,
continua la pubblicazione del libro intitolato: "Non c'è niente di cui aver paura, è solo amore".
Se desiderate leggere il I Capitolo, schiacciate QUI.
Buona lettura a tutti/e


II Capitolo

Un bacio sulla guancia, una carezza tra i capelli, un altro bacio, ma questa volta sulla fronte candida. Il risveglio mattutino del giovane Lukas sicuramente non è brusco ed insulso come qualcuno,o meglio, la maggior parte di voi si sarà aspettata, ma dolce,tenero e pacato come quasi tutti sognano. E' la sua mamma che lo sveglia, questa come ogni mattina da tredici anni a questa parte dolcemente e con amore, tantissimo amore e grazia, una cosa buona che accompagna Lukas in questo cammino tortuoso e difficile dell'adolescenza. Mamma Laura adora il suo "bambino", e quando qualcuno le ricorda che non è più un bambino ma un ragazzo, lei sente un prurito al cuore, una fitta allo stomaco che nessuna medicina può calmare e per un po' stramaledice il tempo che passa, che le sta portando via quel bimbo biondo che ha portato per otto mesi e mezzo sotto il suo cuore e che ha reso la sua vita un capolavoro, anche se con qualche difficoltà. Con il tempo, specialmente dopo il divorzio di Laura con l'ex marito Aken , il rapporto tra la donna e suo figlio era sempre più migliorato, creando tra i due una complicità che gli permette di capirsi con un solo sguardo o un gesto appena accennato del viso. Quando Lukas nacque, dai primi giorni di vita fino al nono anno di età tutti i parenti credevano che fosse uguale a Laura, e non perdevano occasione per farglielo notare; "Oh cielo, ma voi due siete uguali!"

"Oh Gesù, due gocce d'acqua!"

"Ragazzino, sai di essere identico a tua madre, vero? " Tutto questo faceva felice Laura, la riempiva d'orgoglio. Ora però le cose erano cambiate; Laura era invecchiata e Lukas aveva assunto tratti e lineamenti decisamente più mascolini e, mentre i capelli della donna si erano scuriti negli ultimi anni, diventando biondo cenere, quelli del figlio erano sempre più chiari, biondo platino tendente al biancastro, che lui personalmente odiava.

"Zucchero, sei sveglio??"

"Mamma?? Mmmmh...un po'"

Laura sorride "Che significa un po'?"

Attende qualche secondo

"Ti prego, mi sono addormentato un quarto d'ora fa..."

La donna aggrotta la fronte e tira la testa leggermente indietro e, senza capire, da un altro bacio sulla guancia bianca di Lukas.

"Devi andare a scuola."

Concluse, scostando il cuscino rivestito di una federa arancione da davanti al volto assonnato del figlio.

"Sono le sette e dieci, sbrigati"

Si alzò dal letto di Lukas e, sapendo bene che il figlio si sarebbe alzato di li a poco, uscì dalla stanza e si diresse in cucina. Il ragazzo non sopportava le prediche del professore quando arrivava in ritardo, così, sentendo le pantofole rosa e turchesi di sua madre strofinare sul linoleum, con un sospiro strizzò gli occhi e saltò giù dal letto.

"Mamma?...sei in cucina?"

"Si, vieni, è già tardi..cosa prendi??"

Lukas lanciò uno sguardo interrogativo alla tavola di marmo e indicò un pezzo di pane tostato appoggiato su un tovagliolo di carta da cucina. Laura alzò i conenitori delle confetture di ciliegie e pesche, e Lukas prontamente indicò quella di pesche, e la donna ne versò una buona parte del contenuto rimanente sul pezzo di pane. Il ragazzo odiava metterci tanto a mangiare, ma si sedette comunque accanto alla madre perché sapeva che le faceva piacere. A Laura scattava il sorriso automatico quando stava vicino al figlio, lo considerava un "invito alle coccole". Adorava i suoi capelli, e non poteva fare a meno di carezzarglieli, come quella mattina, ma la reazione era sempre secca.

"No, mamma, io ti voglio bene ma sai che no mi piace che lo fai."
Laura ci rimaneva sempre male, ma sapeva che i capelli lunghi fino al collo servivano a Lukas per nascondere la cicatrice. Aken era violento, sempre; non perchè si ubriacava o cose varie, lo era di natura, forse perché il padre da piccolo lo picchiava. Un giorno di due anni prima aveva colpito Lukas sul viso con un bicchiere di vetro, provocandogli un'emorragia ed una ferita che andava da sotto l'orecchio destro al collo. Dopo quell'episodio Laura aveva chiesto il divorzio e ora quel maiale come lo definiva lei, viveva in campagna con un amico ed aveva una fidanzata di 19 anni. Laura giurò che Lukas non l'avrebbe più rivisto, giudice pro o giudice contro.

Dimmi cosa leggi #3





Ciao a tutti cari lettori (e scrittori) di Bookcret, quello che i libri non dicono. Oggi siamo pronte a darvi il benvenuto con il terzo appuntamento della rubrica settimanale del venerdì: "Dimmi cosa leggi"! La scorsa settimana abbiamo ricevuto delle risposte meravigliose, e siamo veramente contente che i nostri più cari lettori leggano così tanto e soprattutto così tanti generi diversi. Abbiamo anche letto i vostri consigli e posso dire che non c'è sfuggito nessuno. La rubrica "Dimmi cosa leggi #1" ha avuto così tanto successo che è finita tra i post più popolari e speriamo che succeda anche al terzo appuntamento. Ma ora veniamo alle domande: 



1. Quale libro avete appena finito di leggere? 
2. Quale libro state leggendo attualmente? 
3. Quale libro avete in mente di leggere? 
4. Consigliereste ai nostri amici lettori di leggere il libro che avete appena concluso? 



Le risposte di Pamela:

Purtroppo questa settimana sono stata molto impegnata con i preparativi della scuola, sia materiali che mentali (inizio quinta) e quindi non ho avuto molto tempo di leggere. Sto continuando comunque il libro per il "Club del libro" che tra poco finirò e dopo di che leggerò "Anna vestita di sangue" e la trilogia degli "Hunger Games". Scusate se ho fatto una risposta unica ma non sapevo come dividerla!


Le risposte di Ilaria:

1. Ho appena finito di leggere "Delirium" di Lauren Oliver per il Club del libro.
2. Attualmente sto rileggendo "Seta" di Alessandro Baricco per scrivere la recensione nel blog.
3. Ho intenzione di leggere "Voglio vivere prima di morire" di Jenny Downham e aspetto con ansia il 13 settembre per i libri della Ward.
4. Consiglio ai lettori di leggere i libri di Alessandro Baricco, uno scrittore bravissimo che io ammiro e stimo molto.


Ora non ci resta altro che attendere le vostre risposte, cari lettori. Consigliateci i libri più belli che avete appena finito di leggere e fateci sapere che cosa avete in mente per una prossima lettura!

Tipewriter #4 Lorenza's Novel






Amici lettori di Bookcret, quello che i libri non dicono,
ecco a voi un altro scritto di uno nostra carissima lettrice, Lorenza. Se desiderate leggere il primo racconto pubblicato da Lorenza, schiacciate QUI.
Buona lettura a tuti/e.


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Quello che vedo pensando al futuro, è una vita che non credo esista nella mente degli altri. Noi tutti, come genere umano, tendiamo sempre a desiderare qualcosa di unico. Da piccoli il nostro sogno è diventare famosi sportivi o grandi esploratori, prime ballerine o grandi donne. A quindici anni vogliamo diventare maggiorenni e a vent'anni vorremmo avere ancora quindici anni. Io non sono così. Ho sempre voluto essere grande. Chissà perché io nel mio futuro vedevo, e vedo ancora, una mamma di tantissimi figli e non una corsa pazza in motorino con un ragazzino con i capelli all'impiedi. Non me ne importa nulla delle cose senza senso che a volte sembrano offuscare la nostra capacità di giudizio. Spesso non capiamo cosa è veramente importante. Anche se abbiamo solo quindici anni, o diciotto, dobbiamo riflettere sulla nostra vita, di ora e del futuro, perché quando cresceremo saremo esattamente ciò che abbiamo creato in tutti i piccoli momenti della nostra vita. Se ciò che vedremo in quel preciso istante non ci piacerà, allora avremo sbagliato tutto. Io non voglio che la mia vita sia un continuo pentirsi del passato, né tantomeno desidero vivere con l'ansia per ciò che faccio. Ma è così che mi sento certe volte. E il bivio in cui mi trovo indica da una parte la possibilità di godere di ogni momento, senza pensieri, ma dall'altra mi costringe a pensare che ciò che voglio in un dato momento forse non è il meglio per me. Non è solo la differenza tra ciò che è giusto o sbagliato e nemmeno tra comportarsi da adulti o meno. Credo che il tutto si giochi sulla voglia di costruirsi una personalità che ci rispecchi il più possibile, cosicché guardandosi avanti, si vedano solo opportunità, e invece guardandosi indietro, si veda né più né meno tutto il percorso che abbiamo fatto. Sì, esagero e sì, ne sono consapevole. Il fatto è che non voglio arrivare al punto in cui i mi senta troppo delusa della mia vita, ma voglio ancora sperare di essere il meglio di me stessa.
Vorrei solo poter essere già in quel futuro in cui chissene importa se una volta alle elementari ti hanno preso in giro, o se alle medie avevi qualche fruncolo, o alle superiori eri troppo brava a scuola. Sarà invece l'altro futuro in cui hai sperato fin da piccola, non quello delle grandi ballerine o degli astronauti, ma il mondo fantastico e pieno di colore, fatto dalle persone più belle della Terra, che non sapevamo di desiderare, ma che diventa indispensabile per tutti noi.



Vorremmo ringraziare Lorenza per aver condiviso con noi uun altro bellissimo racconto e contemporaneamente scusarci per il ritardo della pubblicazione.

Grazie,
Bookcret