lunedì 14 gennaio 2013

Recensione: Lo Strano caso di Stoccolma di Christoffer Carlsson


Carissimi lettori,
quest'oggi vorrei parlarvi del romanzo d'esordio del giovanissimo autore Christoffer Carlsson, “lo strano caso di Stoccolma. Vincent Franke e la donna venuta dal nulla”. Con il quale l'autore ha ricevuto moltissimi riconoscimenti e la possibilità di farsi conoscere nel mondo con un altro suo nuovissimo romanzo “la casa segreta in fondo al bosco".

Titolo: lo strano caso di Stoccolma. Vincent Franke e la donna venuta dal nulla
Autore: Christoffer Carlsson
Editore: Newton Compton
Genere:  Thriller
Pagine: 318
Recensione eseguita da Ilaria




Trama:
Vero e proprio caso letterario in Svezia, "Lo strano caso di Stoccolma" è l'esordio fulminante del giovanissimo Christoffer Carlsson: un thriller che colpisce al cuore, una storia di sconfitta e speranza, di squallore e rinascita, ambientata nella zona d'ombra della capitale svedese. È la storia di Vincent, un giovane tossicodipendente che vive nei bassifondi di Stoccolma e lascia il suo squallido appartamento solo per procurarsi le dosi. Ma la sua triste routine viene scossa quando, tornando a casa, trova una ragazza legata e bendata in salotto. La sconosciuta si presenta come Maria Magdalena: è stata minacciata di morte da una banda che ha poi deciso di tenerla prigioniera proprio lì. Non importa quale sia il segreto di quella ragazza: salvarla può dare un nuovo senso alla vita di Vincent. Mentre tra i due nasce un'impensabile alleanza, la loro fuga ci mostra un mondo sordido, popolato di spacciatori e poliziotti corrotti, prostitute e protettori, criminali spietati e vagabondi disperati.
Recensione:
Christoffer Carlsson attraverso questo romanzo ci narra di una Stoccolma dominata dalla violenza, dalla droga, dai circoli illegali e soprattutto come alcune donna native di paesi come l'Ucraina in particolare, a causa di gravi problemi economici, vengano indotte con l'inganno a prostituirsi.
Vincent è uno spacciatore appena uscito di prigione. Vive in un piccolo appartamentino nei pressi della stazione, e nel tornare a casa si vede introdurre in casa dall'amico, che gli consegna la merce da spacciare, una donna . Non sa chi sia ed essendo straniera non riesce bene a comunicare lei. Nel momento in cui questa donna sparisce per essere consegnata al balordo che farà di lei una prostituta, Vincent scoprirà di essersene perdutamente innamorato essendo la copia sputata della ragazza di cui si innamorò al college. Inizia così la ricerca di questa ragazza venuta dal nulla, ma dietro l'angolo si nascondono solo violenza, distruzione e morte che segneranno inevitabilmente le vite dei due protagonisti.
Superfluo dire che la vicenda è narrata a Stoccolma, come vi è scritto nel titolo. La narrazione ricopre un arco di tempo di circa due settimane. L'autore porta avanti contemporaneamente, con grande abilità, due fili conduttori che aiutano il lettore a capire meglio il protagonista.
Narra la vicenda della ragazza venuta dal nulla e l'adolescenza di Vincent, mettendo in evidenza il suo difficile rapporto con il padre, i primi approcci alla droga e il funesto innamoramento con la bella Felicia.
Vincent è il figlio di un dottore suicida, grazie al quale ha iniziato a consumare morfina alla tenera età di dodici anni. Può essere definito come il classico eroe romantico vittima. Un eroe che resosi conto, da vario tempo, dell' impossibilità di far emergere i propri ideali e nutrendo grande rancore ed astio nei confronti della società decide di arrendersi e di vivere una vita vuota.
Vincent è un uomo che non ha saputo affermarsi, che non è riuscito a far innamorare Felicia, isolato, chiuso in sé stesso finché non incontra la donna venuta dal nulla che gli mostrerà una possibile altra vita, fatta d'amore, famiglia, comunione e felicità.
Maria è la donna venuta dal nulla di cui si parla nel titolo. Viene da un piccolo paese dell'Ucraina meridionale e a seguito di problemi economici decide di tentare la fortuna all'estero. Molte donne prima di lei tentarono, ma dietro a lavori come modella, cantante, balleria si nasconde un abominevole sfruttamento sessuale nel quale gli sfruttatori, oltre a maltrattare le donne, tendono a tenere per sé la maggior parte del denaro. In questo libro lo sfruttatore è Pastor, uomo influente e temuto da molti. Lui controlla il trafficking, il circolo della prostituzione. Dal romanzo non è ben chiaro se controlla solo i circoli di Stoccarda o anche quelli delle altre grandi città. Tutto quello che sappiamo si Pastor e di tutti gli altri personaggi sono le descrizioni che ne fa Vincent.
Il narratore è lo stesso Vincent Franke che narra contemporaneamente, alternando la storia a capitoli, sia la sua infanzia e del perché sia diventato l'uomo che è oggi e la vicenda della donna venuta dal nullo. Il linguaggio è semplice, di facile comprensione. L'inglese che l'uomo utilizza per parlare con Maria è basilare e stentato, facilmente traducibile. I capitoli nel quale Vincent rievoca la sua infanzia sembrano una sorta di flash back che trasportano il protagonista nel passato, rendendo il lettore partecipe dei suoi insuccessi.
Nonostante l'interessante spunto letterario da cui è partito questo libro non risulta eclatante.
Il romanzo, malgrado si chiami “Lo strano caso di Stoccolma” non riporta nessuno strano caso, anzi la storia alla fin fine sembra prevedibile e scontata. Le descrizioni sono fatte con molta cura, sia quelle dei personaggi sia quelli dei luoghi, forse il tema avrebbe potuto essere approfondito di più e narrato in modo diverso, con più pathos e dinamismo. L'autore comunque, per essere il suo primo romanzo, è stato abili nelle descrizioni e nel riportare gli stati d'animo del protagonista. Mi auguro che con i suoi prossimi volumi sappia dimostrare maggior bravura.
 Consiglio il libro a chi voglia una letture leggera con la quale impiegare il tempo, mentre agli amanti di questo genere letterario consiglio di indirizzare il proprio interesse a libri più convolgenti.


"Colui che non può salvare se stesso salva qualcun altro". Vincent Franke



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