Ogni giorno crescete sempre di più e non c'è cosa che ci possa rendere più felici, a parte il Natale. Il Natale è un momento meraviglioso dell'anno che io stra amo. Amo stare in compagnia della mia numerosa famiglia, chiacchierare, mangiare e divertirsi tutti insieme. Ma amo anche leggere mentre fuori nevica e tutto il mondo tace, perchè sono a festeggiare, chi in un modo e chi in un altro, nelle loro case. Ma veniamo al post di oggi. Come sempre, o almeno quando riusciamo, la domenica postiamo le novità in uscita nelle librerie italiane, ma ieri purtroppo è stata una domenica impegnativa quindi ho rimandato ad oggi. Perchè non prendere spunto per un bel regalo di Natale? Oggi posterò per voi i libri usciti di recente e i libri che usciranno tra poco, aggiungendo qualche titolo che sarà presente per gennaio, magari come regalo per la Befana! Vi auguro quindi buone feste e buona lettura, amici miei!
Titolo: Ti aspettavo (Wait for you #1)
Titolo originale: Wait for you
Autore: J. Lynn alias Jennifer L. Armentrout
Casa editrice: Nord
Uscita: 16 dicembre 2013
Pagine: 406
Prezzo: 16,40 €
TRAMA
L’università è la sua via di fuga. Per troppi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l’esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, e adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e – magari – riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l’attenzione dell’unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro… Cameron Hamilton è il sogno proibito delle studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo scompare e lei sente risvegliarsi quella parte di sé che pensava di aver perduto per sempre. Però, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d’aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o lo «sbaglio» che la trascinerà a fondo?
Titolo: Il frutto proibito (Toughtless #1)
Titolo originale: Toughtless
Autore: S.C. Stephens
Casa editrice: Leggereditore
Uscita: 19 dicembre in ebook; 2 gennaio in libreria
Pagine: 640
Prezzo: 2,99 € in ebook; 14 € in cartaceo
TRAMA
Per quasi due anni, il fidanzato di Kiera, Denny, è stato tutto quello che lei ha sempre desiderato: amorevole, tenero, completamente dedito a lei. Quando si trasferiscono in una nuova città per iniziare la loro vita insieme e per seguire il lavoro di Denny, tutto sembra perfetto, persino il coinquilino con cui dividono la casa: una rock star locale, Kellan Kyle. Ma poi un imprevisto trasferimento di Denny a Tucson costringe la coppia felice a separarsi. Sentendosi sola, confusa e bisognosa di conforto, Kiera trova una spalla su cui piangere in Kellan. Dietro la sua facciata di bello e impossibile, scopre l'animo sensibile di un ragazzo con un passato complicato alle spalle e così, pian piano, quella che era nata come una semplice amicizia si trasformerà in qualcosa di più profondo, qualcosa che costringerà Kiera a scegliere tra passione e sicurezza, amore e affetto, certezza e ignoto. Una notte tutto cambierà, e nessuno di loro sarà più lo stesso…
Titolo: L'ombra del sicomoro
Titolo originale: Sycamore Row
Autore: John Grisham
Casa editrice: Mondadori
Uscita: 3 dicembre 2013
Pagine: 535
Prezzo: 17 €
TRAMA
Clanton, Ford County, 1988. Seth Hubbard è un uomo molto ricco che sta morendo di cancro ai polmoni. Non si fida di nessuno ed è molto attento alla sua vita privata e ai suoi segreti. Ha due ex mogli, due figli con cui non ha rapporti e un fratello sparito nel nulla da moltissimi anni. Il giorno prima di impiccarsi a un sicomoro, Seth scrive di suo pugno un nuovo testamento nel quale esclude la sua famiglia dall'eredità e lascia tutto ciò che possiede a Lettie, l'ignara domestica di colore che lo ha assistito prima e durante la malattia. Spedisce il testamento all'avvocato Jake Brigance, che si ritrova per le mani un caso davvero scottante. Molte sono infatti le domande cui lui ora deve dare una risposta: perché Seth ha lasciato le sue ingenti fortune alla sua donna di servizio? Forse le cure per il cancro hanno offuscato la sua mente? E tutto questo cosa ha a che fare con quel pezzo di terra un tempo noto come Sycamore Row? Ha così inizio una drammatica controversia tra coloro che si considerano i legittimi eredi, Lettie e un'intera comunità segnata da pregiudizi e tensioni mai sopite. Con "L'ombra del sicomoro" John Grisham ritorna venticinque anni dopo all'ambientazione e alle atmosfere del suo primo romanzo, "Il momento di uccidere", considerato ormai un classico, di cui questo nuovo legal thriller è il seguito, e al suo battagliero protagonista, l'avvocato Jake Brigance, di nuovo, alle prese con una vicenda caratterizzata da discriminazione razziale, ingiustizia, avidità.
Titolo: Con te sarà diverso
Titolo originale: The Coincidence of Callie and Kayden
Autore: Jessica Sorensen
Casa editrice: Newton Compton
Uscita: 16 gennaio 2014
Pagine: 320
Prezzo: 4,99 € (prezzo ebook)
TRAMA
A volte capita di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A volte capita che non ci sia nessuno lì a salvarti.
E a volte capita di fare incontri che ti cambiano per sempre.
Callie non ha mai creduto troppo nel destino, ma di certo la fortuna non era al suo fianco il giorno del suo dodicesimo compleanno, quando ha perso per sempre la sua innocenza. Da allora, Callie ha deciso di chiudersi in se stessa per non permettere più a nessuno di farle del male. Ma, nonostante siano ormai passati sei anni da quel terribile giorno, il suo doloroso passato la ossessiona ancora.Per Kayden, invece, la fortuna è riuscire ad arrivare a fine giornata senza scatenare la violenza di suo padre. Soffrire in silenzio è l’unico modo che conosce per sopravvivere. Ma una notte un terribile errore lo porta a sfiorare la morte, finché un angelo di nome Callie non accorre a salvarlo. Da quel momento Kayden sente che non avrà pace finché non avrà ritrovato quella bellissima ragazza che ha cambiato il suo destino. È convinto che Callie sia entrata nella sua vita per una ragione precisa. Forse anche lei ha bisogno di essere salvata…
Titolo: Nymphs
Autore: Sari Luhtanen e Miikko Oikkonen
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Uscita: 3 dicembre 2013
Pagine: 412
Prezzo: 14,37 €
TRAMA
Didi, capelli lunghi e viso da bambina, non si è mai chiesta da dove venga la sua straordinaria bellezza: si sente una sedicenne come tutte le altre, con la testa piena di sogni e il chiodo fisso del primo amore - e della prima volta. Ma è proprio nel momento in cui, in una notte di luna piena, Didi decide di concedersi al suo fidanzato, che capisce di non essere affatto come le altre ragazze: subito dopo, infatti, improvvisamente, lui muore. Saranno le seducenti Kati e Nadia a svelare a Didi il mistero: lei è, come loro, una ninfa. Nata in una notte di eclissi di luna, destinata a restare giovane e bellissima in eterno. E condannata a uccidere tutti gli uomini con cui farà l'amore. Se tenterà di sottrarsi a questo rito affascinante e crudele, che avrà luogo ogni notte di plenilunio, sarà lei stessa a morire. Ci sono poche, semplici regole nella vita di una ninfa, e una su tutte: non innamorarsi mai. Didi, però, non vuole rinunciare all'amore, tanto meno adesso che ha rivisto Samuel, suo vecchio amico del cuore. A complicare le cose sarà Erik, un uomo dalla irresistibile e ombrosa bellezza che appartiene alla stirpe dei Satiri. Ovvero quanto di più pericoloso una ninfa possa incontrare sulla sua strada.
Cosa ne pensate di queste imminenti uscite? Vi attraggono? A me un sacco, quindi spero possano piacere anche a voi, carissimi amici di Bookcret! LEGGETE, LEGGETE E ANCORA LEGGETE! Fatemi sapere con un commento qui sotto cosa ne pensate!
Buon pomeriggio a tutti amicissimi di Bookcret e amanti della lettura,
come state? Si, lo so, ci ho messo un casino di tempo a finire questa lettura ma per fortuna il sabato mattina mi è corso in soccorso e finalmente ho terminato, quindi oggi posso pubblicare la recensione del libro. Ma quale libro? Parlo di "Il nostro infinito momento" di Lauren Myracle, romanzo autoconclusivo appartenente alla categoria del contemporary romance per new adult. Se anche voi l'avete letto fatemi sapere nei commenti qui sotto la vostra opinione, e se non l'avete fatto ditemi se la trama vi ispira. Insomma, come ho già detto, amo tantissimo confrontarmi con le persone, quindi scommentate, scommentate! Per ora, vi lascio, come sempre, alle solito info e in seguito, alla mia recensione. Buona lettura e buon pomeriggio, amici.
Titolo: Il nostro infinito momento
Titolo originale: The infinite moment of us
Autore: Lauren Myracle
Casa Editrice: Newton Compton
Data di pubblicazione: 21 novembre 2013
Numero di pagine: 283
TRAMA
Per tutta la vita Wren Gray non ha fatto altro che compiacere i genitori, fino a far coincidere i suoi desideri con i loro. Ma ora che il giorno del diploma si sta avvicinando, Wren si rende conto che qualcosa è cambiato in lei, che forse è arrivato il momento di cercare la sua strada, di seguire il suo istinto e i suoi sogni. Ma non è facile capire che cosa desidera veramente e per chi batte il suo cuore... Charlie Parker invece sa benissimo che cosa desidera: Charlie ama Wren, e la ama dal primo momento in cui l'ha vista. Ma Wren è bellissima, brillante e sexy, e lui è sicuro che una ragazza così non potrà mai innamorarsi di un ragazzo timido e problematico come lui. Eppure il destino è scritto nelle stelle, e quando la scuola finisce e arriva finalmente l'estate, Wren e Charlie si troveranno uno accanto all'altra. Per un momento infinito i loro corpi si toccano, le loro anime si sfiorano, e sopra di loro il cielo sarà il magico testimone dell'inizio del loro grande amore...
RECENSIONE
Fatemi pensare a come iniziare la recensione di questo romanzo. Potrei definirlo spettacolare, da lasciare senza fiato oppure ancora fenomenale, ma non lo farò. Perchè non è stato nessuno di questi aggettivi. Non fraintendetemi, non è stato affatto una delusione, ma sicuramente non era ciò che mi aspettavo di trovare. Potrei fare una lista delle cose che non mi sono piaciute, ma limiterò a dire che noi italiani siamo dei cani a modificare delle copertine di libri stranieri. Ma perchè non lasciare la cover originale? Ci costa troppo? Ma dannazione. Ma lasciamo perdere, perchè principalmente è il contenuto del romanzo che ci interessa. Catalogato come contemporary romance per new adult, posso confermare che di new adult ha veramente poco. Se state cercando romanzi erotici da leggere allora non lo comprate assolutamente, perchè di erotico non ha nemmeno lo 0,01%. Certo, i momenti di intimità non mancano (solamente 2, se vogliamo essere precisi) ma non è paragonabile ad un Beautiful Bastard, che praticamente ha il 112% di eroticità. Ma se invece siete in cerca di un romanzetto tranquillo, da finire in poche ore (se avete il tempo) potete puntare su questo. Leggero, semplice e non troppo impegnativo, ecco quali sono gli aggettivi che posso usarlo per recensirlo al meglio.
Gli piaceva parlare con Wren. Gli piaceva anche toccarla: la nuca, la pelle del polso così pallida da far intravedere le vene blu, il labbro inferiore. Una volta, lui glielo aveva sfiorato con un dito e lei lo aveva sorpreso aprendo le labbra e afferrando il dito tra i denti. Lo aveva succhiato, leccando la punta con la lingua, e lui si era eccitato. Lei non se ne era accorta. Almeno così aveva pensato lui, anche se quando aveva lasciato andare il dito, Wren gli aveva sorriso maliziosamente.In momenti come quello, avrebbe potuto chiedergli qualsiasi cosa - di scalare una montagna, di abbattere un albero, di portarle un'unica fragolina di bosco da un giardino segreto - e lui lo avrebbe fatto.(da Il nostro infinito momento)
I protagonisti della storia d'amore scritta dalla Myracle sono, appunto, Wren e Charlie, due ragazzi diciottenni che stanno per prendere il diploma. Praticamente sono all'inizio della loro nuova vita. La scelta del college, il separarsi dalla città natale, lasciare gli amici, ma prima di tutto questo hanno un'estate davanti. Wren è una ragazzina dolce, popolare ed un pochetto, a mio avviso, immatura, che, essendo figlia unica, ha sempre ricevuto attenzioni in più rispetto agli altri bambini. La sua migliore amica, Tessa, la definisce "l'estensione dei suoi genitori, quasi come un braccio, o una gamba" ed è effettivamente così che viene trattata. Loro decidono tutto per lei, anche i suoi gusti personali in fatto di cibo, e lei, quasi donna, è stufa di essere trattata in quel modo, anche se sa che i suoi le vogliono semplicemente bene. Charlie, invece, è quasi il contrario. Ha molti problemi familiari e questi l'hanno reso, sempre secondo me, più maturo rispetto a qualsiasi adolescente della sua età, ed è ignorato dai ragazzi popolari della scuola, come Wren. Ma qualcosa, forse il fatto di non sapere entrambi cosa vuol dire amare, li ha attratti l'uno all'altro e li ha fatti innamorare fin dal primo istante. Come ho già detto prima, si trovano entrambi in un periodo difficile della loro vita, dove esistono solo le scelte, ma per loro sarà facile portare avanti questa storia d'amore speciale, che alla fine dell'estate, si troverà in bilico tra decisioni importanti.
Erano esseri umani e commettevano errori, entrambi, ma Wren da sola non aveva nessun altro. Con Charlie, era la metà di quel "noi" di cui lui parlava, solo che non riuscì a esprimere quello che sapeva: che insieme non erano uno. Erano molto più di uno. (da Il nostro infinito momento)
In conclusione di tutto, la cosa che mi è dispiaciuta di più (a parte l'orrenda copertina) è il fatto che il libro sia stato scritto in terza persona. Per quanto fosse scritto bene, non si riuscivano a comprendere a pieno i sentimenti dei protagonisti. Ci sono entrambi i punti di vista, sia quello femminile che quello maschile, ma questa terza persona elimina il bello di immedesimarsi nei sentimenti e nelle emozioni. Non ci si riesce a confondere con la storia, non ci si riesce ad entrarci e, purtroppo, io amo il genere di libro che mi entra dentro. E questo non lo ha fatto, per quanto mi possa essere piaciuto.
Il mio voto al romanzo:
(3 chiavi e mezza)
Bene, è giunto il momento di augurarvi un buon sabato sera, sperando che vi possiate divertire! Buona lettura amici, ci si legge domani con il post delle novità in uscita nelle varie case editrici.
Buongiorno amici,
come state? State già provvedendo ai regali di Natale? Ieri sono andata a fare compere: un profumo per mia mamma, un giocattolo per mio fratello, un set di orecchini per la mia migliore amica e per il mio ragazzo... devo ancora pensarci. Suggerimenti???
Comunque ora veniamo a noi e alla recensione di oggi. Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me) di Emma Chase. Un romanzo erotico, edito da Newton Compton, narrato dal punto di vista maschile.
Titolo: Non cercarmi mai più
Titolo originale: Tangled Autore: Emma Chase Casa editrice: Newton Compton Traduttore: Alice Peretti N. pagine: 286
Trama:
Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe che è colpa dell'influenza. Ma noi tutti sappiamo che non è proprio la verità. Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l'impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l'attrazione per lei è fonte di distrazione.
Recensione:
Non cercarmi mai più, mi ha davvero sorpreso. Mi aspettavo il solito romanzo erotico, leggero, semplice. Non avevo alcuna pretesa nè aspettativa. Mi sono dovuta ricredere.
Emma Chase, con l'aiuto dal marito Joe, è riuscita ad immergersi nella mentalità maschile, creando un libro fresco, divertente e molto educativo dal punto di vista sociale.
Il protagonista maschile è Drew Evans. Si occupa di finanza, lavorando in una delle banche più in vista della città, la Reinhart e Fisher. Drew è un uomo competitivo, sicuro di sé, arrogante fino allo sfinimento, spocchioso, viziato e tenace. Un uomo che al primo impatto ammireremo a bocca aperta, affascinate dal suo carisma e dal suo fascino; subito dopo averlo conosciuto lo odieremo profondamente e infine, svelato il vero Drew, non potremo che innamorarcene. La sua ingenuità, o verginità, nei confronti dell'amore è al tempo stesso tenera e patetica. Sapete che cosa fa il nostro Gran Uomo, una volta scoperto di essere innamorato? Si diagnostica una bruttissima influenza, e si da malato al lavoro per ben sei giorni. Ridicolo non trovate?
Ma ora arriviamo alla donna che lo ha ridotto in questo stato: Katherine Brooks, la nuova associata della banca. Incontrata, senza sapere chi fosse, in uno dei locali più in di New York.
E poi la vedo, a nemmeno cinque metri da me, che aspetta paziente ma che sembra un po’ a disagio nella mandria che agita le braccia, sventola bigliettoni e brama alcol, cercando di attirare l’attenzione del barista. Lei è magnifica, angelica, stupenda. Scegliete una parola, una cazzo di parola qualsiasi. Il punto è che, per un attimo, mi sono dimenticato di respirare.
I suoi capelli sono lunghi e scuri, e brillano persino nella luce bassa del locale. Porta un abito rosso che le lascia la schiena nuda, sexy ma di classe, e accentua ognuna delle sue curve perfette. Le labbra sono esuberanti, piene, e implorano di essere profanate.
E i suoi occhi. Cristo. Sono enormi e infinitamente scuri.
Kate si trova nel locale con degli amici per festeggiare il suo nuovo lavoro. Drew appena la vede, la desidera e decide che sarà sua. Ma una volta scoperto chi è realmente Kate, le cose si complicano, perchè ai due verrà affidato un compito ben preciso: preparare una presentazione per accaparrarsi un grosso cliente, Anderson. Chi dei due metterà insieme la strategia più interessante si aggiudicherà il cliente. E così parte la competizione, e tra colpi bassi, bastoni tra le ruote e sabotaggi, inizieranno a conoscersi, e, la donna che Drew, inizialmente vedeva solo come un corpo sexy da possedere, si svelerà essere una donna determinata, sicura, intrepida e ostinata al pari di lui. Di cui sarà impossibile non invaghirsene.
Ma vi è un ostacolo: Kate è fidanzata. Da ben dieci anni. Il fidanzato si chiama Billy Warren, un uomo insicuro geloso e appiccicoso ma che le è sempre stato vicino e che l'ha sempre sostenuta nei momenti di bisogno. In giorno in cui seppellì il padre. Le ha insegnato a guidare. L'ha persuasa ad essere abbastanza brava per cantare davanti ad un pubblico in carne ed ossa. Le ha dato una mano a compilare i moduli per fare domanda al college, l'ha seguita quando Kate decise di trasferirsi a New York...
Può un uomo come Drew Evans competere con Billy Warren?
Secondo Drew, quelli elencati da Kate, sono i suoi traguardi. Sfide che lei ha vinto. Testa di ...azzo era solo presente alla corsa. Uno spettatore passivo. Carta da parati. Il colore dei muri si può cambiar in ogni momento, e potrebbe sembrarci diverso, ma la stanza è sempre la stessa.
Per tutto il tempo Drew, cercherà di convincere la donna della sua teoria e ad affidarsi a lui, perché lui senza lei non può più stare. Ma quando Billy lascerà la donna e Drew avrai il campo spianato, combinerà un disastro, al quale con molta determinazione, ironia e fantasia cercherà di rimediare per riconquistare l'unica donna che abbia mai amato.
Non fraintendetemi, nonostante le mie parole romantiche, nel romanzo non vi è alcun romanticismo, se non negli ultimi capitoli. Anche nel corteggiamento Drew sarà esilarante e fuori dal comune. Un uomo che più innamorato sembra uno stalker!
Nel contempo, Non cercarmi mai più, mi è piaciuto. È il primo romanzo di questo genere letterario che letto dal punto di vista maschile. Spesso nella narrazione Drew, si blocca nel descrivere gli eventi, per interloquire direttamente con la lettrice. Attraverso questi brevi momento, alla lettrice viene aperto un piccolo spiraglio nel mondo semplice e dinamico della mente maschile. Spiragli che ogni donna vorrebbe vedersi aprire per conoscere meglio la figura che le sta acconto. Detto questo, vi consiglio di leggere il romanzo? Sì. Volete capire cosa pensa, come funziona e come agisce la mente maschile? Questo è il romanzo adatto a voi. Non è per niente pesante né noioso. Una lettura leggera per rilassarsi e farsi due risate. E perché no: sfottere un po' l'ingenuità e inesperienza maschile!
Okay, avete ragione, è un tremendo disastro. Pensate che avrei dovuto correrle dietro? Be’, vi sbagliate. Forse non avete mai letto L’arte della guerra, di Sun Tzu. Io sì. È un libro che parla di strategie militari. Un buon generale sa quando deve attaccare. Un perfetto generale sa quando è ora di ritirarsi. Ho detto a Kate quello che dovevo. Ora devo dimostrarglielo. La guerra si vince con le azioni. Sono le azioni a guarire le ferite, non le parole. Le mie, in particolare, al momento non valgono granché. Quindi ho un piano, e il fallimento non è un’opzione. Perché ormai non riguarda soltanto me e ciò che voglio, non più. Riguarda anche ciò che vuole Kate. E lei vuole me. Certo, dentro di sé sta lottando, ma il sentimento è lì, c’è sempre stato. Nessuno significherà mai tanto per lei. E – prima che mi tagliate la testa – non lo sto dicendo per eccessiva autostima, ma perché dietro la rabbia, sotto le ferite… anche Kate è innamorata di me. Guardarla è come essere di fronte a uno specchio. Perciò non mi fermerò, non alzerò bandiera bianca. Non finché entrambi non otterremo quello che ci renderà felici.
Cioè noi, insieme.
Ehi, sapete cos’altro sa fare un perfetto generale?
come non sapete, la domenica abbiamo deciso di dedicarla alle novità in uscita tra le editorie italiane. Qui di seguito troverete molti libri, tutti sarebbe stato impossibile, in uscita tra breve e speriamo che ci facciate sapere se vi interessano o meno. Quindi vi auguriamo, come sempre, buona lettura e buone uscite settimanali/mensile. A prestissimo!
Titolo: Il lago dei desideri Autore: Susan Elizabeth Phillips Editore: Leggereditore Collana: Narrativa Data di pubblicazione: 14 Novembre 2013 Prezzo cartaceo: € 12,00 Prezzo Ebook: € 6,99 (dal 7 Novembre 2013)
TRAMA:
Molly Somerville ha una vita (quasi) perfetta: adora il suo barboncino, il suo lavoro di scrittrice per bambini, il suo minuscolo loft. L’unico neo è la sua cotta storica per un quarterback scavezzacollo, quel detestabile e superficiale e irritante e… meraviglioso Kevin Tucker, che finora non ha fatto altro che ignorarla. Il talento di Molly per ficcarsi nei guai la porterà proprio tra le sue braccia, a farsi spezzare il cuore in una sola notte. Eppure Kevin tornerà nella sua vita quasi perfetta per una vacanza sul lago, dove Molly sarà costretta a vedersela con artisti ipocondriaci, giovanissimi sposi e vecchie pantere hollywoodiane, ma prima di tutto con se stessa. Perché l’amore può far soffrire, sì, ma a volte può anche, a sorpresa, far bene come una risata.
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Titolo: Il nostro infinito momento
Autore: Lauren Miracle
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 21 Novembre 2013
N. pagine: 352
Prezzo Ebook: € 4,99
TRAMA:
Per tutta la vita Wren Gray non ha fatto altro che compiacere i genitori, fino a far coincidere i suoi desideri con i loro. Ma ora che il giorno del diploma si sta avvicinando, Wren si rende conto che qualcosa è cambiato in lei, che forse è arrivato il momento di cercare la sua strada, di seguire il suo istinto e i suoi sogni. Ma non è facile capire che cosa desidera veramente e per chi batte il suo cuore… Charlie Parker invece sa benissimo che cosa desidera: Charlie ama Wren, e la ama dal primo momento in cui l’ha vista. Ma Wren è bellissima, brillante e sexy, e lui è sicuro che una ragazza così non potrà mai innamorarsi di un ragazzo timido e problematico come lui. Eppure il destino è scritto nelle stelle, e quando la scuola finisce e arriva finalmente l’estate, Wren e Charlie si troveranno uno accanto all’altra. Per un momento infinito i loro corpi si toccano, le loro anime si sfiorano, e sopra di loro il cielo sarà il magico testimone dell’inizio del loro grande amore…
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Titolo: Una parte di me
Autore: Lisa Renee Jones
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 12 Novembre 2013
N. pagine: 300
Prezzo: € 14,99
TRAMA:
Sara McMillan, giovane insegnante appassionata d'arte, dopo essersi imbattuta per caso nei diari segreti di Rebecca ed essersi messa sulle sue tracce - dato che la ragazza apparentemente è scomparsa - si ritrova in bilico tra la sua vita passata e quella presente. Nel tentativo di scoprire qualcosa in più su questo mistero, Sara ha preso il posto di Rebecca nella galleria d'arte dove la ragazza lavorava, ma da quel momento la sua esistenza è irrimediabilmente cambiata. L'incontro con l'artista Chris Merit l'ha sconvolta: si è perdutamente innamorata di quell'uomo carismatico, tormentato e pieno di segreti, il "principe oscuro" che le sta facendo scoprire una sessualità tutta nuova e conturbante, ma ancora non è sicura di potersi fidare fino in fondo di lui. Enigmatico, sfrontato e arrogante è invece Mark Compton, il proprietario della galleria e, come tale, suo nuovo datore di lavoro: spesso Mark le rende la vita impossibile, però Sara non può nascondere che c'è qualcosa in lui che la turba e insieme la intriga. Ma, soprattutto, Sara non ha ancora capito che tipo di legame ci sia tra i due uomini, e più volte ha avuto l'impressione di trovarsi al centro del loro braccio di ferro, di essere la posta in gioco nella loro lotta di potere. Anche la lettura dei diari continua a confonderla: non ha il coraggio di ammetterlo, ma le fantasie erotiche descritte da Rebecca la eccitano e contribuiscono a far emergere un lato della sua natura che finora aveva ignorato, un'ombra che la spaventa e la seduce, una parte di lei che assomiglia sempre di più a Rebecca... Ma fino a dove la condurrà questa pericolosa scoperta? Una parte di me è il secondo attesissimo romanzo della "Inside Out Trilogy", la serie che, più di ogni altra, riesce a fondere la suspense con l'erotismo, che sorprende e regala storie ad altissima tensione, facendocele vivere direttamente sulla nostra pelle.
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Titolo: The Returned
Autore: Jason Mott
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 novembre 2013
N° di pagine: 336
Prezzo: 16,00 €
TRAMA:
Per Harold e Lucilie Hargrave la vita è stata felice e amara allo stesso tempo, da quando hanno perso il figlio Jacob il giorno del suo ottavo compleanno, nel 1966. In tutti questi anni, si sono adattati a una vita tranquilla, senza di lui, lasciando che il tempo alleviasse il dolore... Finché un giorno Jacob, il loro dolce, prezioso bambino, misteriosamente, ricompare alla loro porta, in carne e ossa. E ha ancora otto anni. Qualcosa di strano sta succedendo... i morti stanno tornando dall'aldilà. Mentre il caos rischia di travolgere il mondo intero, la famiglia Hargrave di nuovo riunita si ritrova al centro di una comunità sull'orlo del collasso, costretta a fare i conti con una realtà nuova quanto misteriosa e con un conflitto che minaccia di sovvertire il significato stesso di genere umano.
Di "The Returned" potete scaricare gratuitamente da Amazon i tre prequel di poche pagine per farvi un'idea della bellezza del libro in uscita. Io li ho già letti e potrete trovarli rispettivamente qui: La Scelta, L'Inizio, La Storia.
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Titolo: La custode degli spiriti
Serie: #1 Graveminder
Autore: Melissa Marr
Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 21 novembre 2013
N° di pagine: 352
Prezzo: 9,90 €
TRAMA:
Claysville è una piccola città di nessuna importanza. Rebecca è cresciuta qui, insieme alla nonna e da quando ha lasciato questo luogo noioso e familiare sono passati dieci anni. Ora la nonna è morta e Beck ritorna. Per scoprire che Claysville non è semplicemente quella piccola città sonnolenta che ricorda. Lì il mondo dei vivi e quello dei morti sono pericolosamente collegati; al di sotto della città si trova una terra ombrosa e senza legge. Tra i due mondi: esiste un patto: se i morti non vengono trattati con cura, torneranno indietro per saziarsi con cibo, bevande e storie della terra dei vivi. Ed è Beek l’unica persona che sa cosa va fatto, perché la soluzione è nel segreto che custodisce.
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Vi sono piaciuti i libri che stanno per uscire? Quali di più e quali di meno?
Per oggi terminano qui le pubblicazioni in uscita per le case editrici italiane. Speriamo veramente che abbiano attirato la vostra attenzione! Buona lettura e buon pomeriggio carissimi!
quest'oggi vorrei parlarvi del romanzo d'esordio del giovanissimo autore Christoffer Carlsson, “lo strano caso di Stoccolma. Vincent Franke e la donna venuta dal nulla”. Con il quale l'autore ha ricevuto moltissimi riconoscimenti e la possibilità di farsi conoscere nel mondo con un altro suo nuovissimo romanzo “la casa segreta in fondo al bosco".
Titolo: lo strano caso di Stoccolma. Vincent Franke e la donna venuta dal nulla
Autore: Christoffer Carlsson
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Pagine: 318
Recensione eseguita da Ilaria
Trama:
Vero e proprio caso letterario in Svezia, "Lo strano caso di Stoccolma" è l'esordio fulminante del giovanissimo Christoffer Carlsson: un thriller che colpisce al cuore, una storia di sconfitta e speranza, di squallore e rinascita, ambientata nella zona d'ombra della capitale svedese. È la storia di Vincent, un giovane tossicodipendente che vive nei bassifondi di Stoccolma e lascia il suo squallido appartamento solo per procurarsi le dosi. Ma la sua triste routine viene scossa quando, tornando a casa, trova una ragazza legata e bendata in salotto. La sconosciuta si presenta come Maria Magdalena: è stata minacciata di morte da una banda che ha poi deciso di tenerla prigioniera proprio lì. Non importa quale sia il segreto di quella ragazza: salvarla può dare un nuovo senso alla vita di Vincent. Mentre tra i due nasce un'impensabile alleanza, la loro fuga ci mostra un mondo sordido, popolato di spacciatori e poliziotti corrotti, prostitute e protettori, criminali spietati e vagabondi disperati.
Recensione:
Christoffer Carlsson attraverso questo romanzo ci narra di una Stoccolma dominata dalla violenza, dalla droga, dai circoli illegali e soprattutto come alcune donna native di paesi come l'Ucraina in particolare, a causa di gravi problemi economici, vengano indotte con l'inganno a prostituirsi. Vincent è uno spacciatore appena uscito di prigione. Vive in un piccolo appartamentino nei pressi della stazione, e nel tornare a casa si vede introdurre in casa dall'amico, che gli consegna la merce da spacciare, una donna . Non sa chi sia ed essendo straniera non riesce bene a comunicare lei. Nel momento in cui questa donna sparisce per essere consegnata al balordo che farà di lei una prostituta, Vincent scoprirà di essersene perdutamente innamorato essendo la copia sputata della ragazza di cui si innamorò al college. Inizia così la ricerca di questa ragazza venuta dal nulla, ma dietro l'angolo si nascondono solo violenza, distruzione e morte che segneranno inevitabilmente le vite dei due protagonisti.
Superfluo dire che la vicenda è narrata a Stoccolma, come vi è scritto nel titolo. La narrazione ricopre un arco di tempo di circa due settimane. L'autore porta avanti contemporaneamente, con grande abilità, due fili conduttori che aiutano il lettore a capire meglio il protagonista.
Narra la vicenda della ragazza venuta dal nulla e l'adolescenza di Vincent, mettendo in evidenza il suo difficile rapporto con il padre, i primi approcci alla droga e il funesto innamoramento con la bella Felicia. Vincent è il figlio di un dottore suicida, grazie al quale ha iniziato a consumare morfina alla tenera età di dodici anni. Può essere definito come il classico eroe romantico vittima. Un eroe che resosi conto, da vario tempo, dell' impossibilità di far emergere i propri ideali e nutrendo grande rancore ed astio nei confronti della società decide di arrendersi e di vivere una vita vuota.
Vincent è un uomo che non ha saputo affermarsi, che non è riuscito a far innamorare Felicia, isolato, chiuso in sé stesso finché non incontra la donna venuta dal nulla che gli mostrerà una possibile altra vita, fatta d'amore, famiglia, comunione e felicità. Maria è la donna venuta dal nulla di cui si parla nel titolo. Viene da un piccolo paese dell'Ucraina meridionale e a seguito di problemi economici decide di tentare la fortuna all'estero. Molte donne prima di lei tentarono, ma dietro a lavori come modella, cantante, balleria si nasconde un abominevole sfruttamento sessuale nel quale gli sfruttatori, oltre a maltrattare le donne, tendono a tenere per sé la maggior parte del denaro. In questo libro lo sfruttatore è Pastor, uomo influente e temuto da molti. Lui controlla il trafficking, il circolo della prostituzione. Dal romanzo non è ben chiaro se controlla solo i circoli di Stoccarda o anche quelli delle altre grandi città. Tutto quello che sappiamo si Pastor e di tutti gli altri personaggi sono le descrizioni che ne fa Vincent. Il narratore è lo stesso Vincent Franke che narra contemporaneamente, alternando la storia a capitoli, sia la sua infanzia e del perché sia diventato l'uomo che è oggi e la vicenda della donna venuta dal nullo. Il linguaggio è semplice, di facile comprensione. L'inglese che l'uomo utilizza per parlare con Maria è basilare e stentato, facilmente traducibile. I capitoli nel quale Vincent rievoca la sua infanzia sembrano una sorta di flash back che trasportano il protagonista nel passato, rendendo il lettore partecipe dei suoi insuccessi.
Nonostante l'interessante spunto letterario da cui è partito questo libro non risulta eclatante.
Il romanzo, malgrado si chiami “Lo strano caso di Stoccolma” non riporta nessuno strano caso, anzi la storia alla fin fine sembra prevedibile e scontata. Le descrizioni sono fatte con molta cura, sia quelle dei personaggi sia quelli dei luoghi, forse il tema avrebbe potuto essere approfondito di più e narrato in modo diverso, con più pathos e dinamismo. L'autore comunque, per essere il suo primo romanzo, è stato abili nelle descrizioni e nel riportare gli stati d'animo del protagonista. Mi auguro che con i suoi prossimi volumi sappia dimostrare maggior bravura. Consiglio il libro a chi voglia una letture leggera con la quale impiegare il tempo, mentre agli amanti di questo genere letterario consiglio di indirizzare il proprio interesse a libri più convolgenti.
"Colui che non può salvare se stesso salva qualcun altro". Vincent Franke
Estratto I Capitolo:
Vedo il mio riflesso nel vetro scuro della
vetrina. Ecco come tutto ha inizio.
L’immagine è deformata, bugiarda. Le mie
mani inquiete come uccelli. Dalla tasca interna
della giacca estraggo goffamente un pacchetto
di sigarette mezzo pieno, ne tiro fuori una e la
osservo. Poi la infilo tra le labbra e con un clic
la accendo, senza esitazioni.
Non chiudo gli occhi da due settimane.
Probabilmente sono due settimane che non
dormo. L’insonnia mi rende insicuro di me
stesso e del mio corpo.
Comincio a camminare. Il riflesso scuro mi
segue, esce dal margine della vetrina e poi
scompare. La locandina di un’edicola mi
informa su come bisogna vestirsi e apparire
quest’anno. La sigaretta ha un effetto
meraviglioso su di me e lentamente torno un
essere umano. Mi sento distaccato, fresco
come l’odore di banconote nuove di zecca,
libero da quello che ero una volta.
I movimenti e i pensieri fluttuano.
Ecco come tutto ha inizio.
Una fermata dell’autobus a Gullmarsplan,
non voglio prendere la metro. Sono uscito di
prigione da meno di due ore e adesso mi ritrovo
qui, come una persona qualsiasi, ad aspettare
un autobus. Sto per addormentarmi. Oscillare
tra euforia e stanchezza indescrivibile è
pericoloso, questo lo so. Non mi sono fatto la
barba e non voglio nemmeno pensare
all’aspetto dei capelli. La suola della mia
scarpa uccide la sigaretta.
Odore di gasolio. L’autista dell’autobus
sembra una rana che si è imbrattata di rossetto
la parte inferiore del muso. Il viaggio verso sud
procede sotto un cielo che va scurendosi. Sul
sedile accanto al mio c’è un quotidiano con un
articolo dal titolo La banda dei vigilantes
colpisce ancora. Oggi è un giorno qualsiasi. Le
persone man mano abbandonano l’autobus,
scendendo lungo la strada. Quando sono
abbastanza solo chiamo Marko. È uno di quegli
idioti che al telefono rispondono “bubù settete”.
«Bubù settete».
«Indovina chi è».
«Vincent». Marko sospira. «Maledizione»,
sibila.
In questo mondo un detenuto in attesa di
giudizio è peggio delle scorie radioattive.
Nessuno vuole toccarti finché ogni sospetto
non sia stato allontanato, e, a giudicare dalla
voce, la paura di Marko sembra autentica. Dal
telefonino si sente un brusio, come se stesse al
mare.
«Non hanno nessuna prova contro di me»,
dico per tranquillizzarlo.
«Dove sei?»
«Fuori».
«Ti vengo incontro, ci vediamo?»
«Non adesso. Prima vorrei tornare a casa e
verificare gli effetti della perquisizione di questo
fine settimana. Eventualmente sdraiarmi sul
letto e dormire un paio di giorni».
«Ma vuoi riprendere, giusto? Ho certa roba
che aspetta solo te». Sembra teso e stressato.
Mi chiedo se c’è qualcuno che gli tiene una
pistola puntata alla nuca in questo momento.
«Certo», dico. «Proprio come al solito».
Termino la conversazione e guardo fuori dal
finestrino. Il mondo scorre veloce come la
pellicola di un film. Arrivato alla porta di casa,
esito a girare la chiave. Per qualche motivo mi
sento agitato. Un ricordo dal Kronobergshäktet1
. Sto fissando delle lettere scritte con un
pennarello da chissà chi. Quei maledetti mi
vogliono incastrare. Dopo qualche giorno
dall’inizio della cura disintossicante mi rendo
conto che potrei essere stato io stesso a
scrivere quelle lettere. Ho passato diverse notti
sospeso tra incubi orribili che hanno quasi fatto
di me un aspirante suicida, contorcendomi nel
mio stesso vomito che è sempre più bile
acquosa che altro. Mi passa la stitichezza
causata della morfina e mi devono trascinare
all’infermeria del carcere. Tremo per i brividi
della febbre, mi sono cagato e vomitato
addosso, grido che mi vogliono fregare, che mi
vogliono incastrare. Riesco a dare una sberla in
faccia a un secondino e, nelle orme dietro di
noi, vedo gocce di bile, sangue e merda
verdastra, malata.
Non è una bella cosa, ma il secondino
sanguinante, un uomo in carne con un viso da
bulldog, mi ha rivolto uno sguardo di
commiserazione e nel suo rapporto ha
tralasciato di citare l’accaduto. Gliene sono
grato. Un’infermiera si è presa cura di me, mi ha
messo la flebo e si è preoccupata di impedire
che mi ingoiassi la lingua. Si chiama Lisbeth o
Elisabeth, non ricordo bene, ma ricordo di aver
addirittura provato a corromperla per farmi dare
del Ketogan, una forma sintetica di morfina che
a dire il vero non mi piace nemmeno. Si è
rifiutata di darmelo e per questo l’ho odiata.
Due settimane stremanti sono giunte al
termine e ho bisogno di un po’ di calma, di
sonno e qualcosa che mi faccia smettere di
pensare ai mostri nella mia mente.
Il nastro blu e bianco è stato strappato via
dalla porta, ma ne posso ancora scorgere i
resti. La casa in cui abito è il tipo di casa che si
trova in tutte le città svedesi. Si trova a due
minuti a piedi dalla stazione della metro
Björkhagen, ha lo stesso colore del palmo della
mia mano ed è costruita in freddo cemento,
quattro piani che si innalzano verso il cielo
senza ascensore. Le persone che ci abitano
hanno cognomi come Pettersson, Szopek e
Yang2 . Hanno mogli e figli e a volte li vedo nel
cortile. Il silenzio nella tromba delle scale mi fa
pensare che, a eccezione del sottoscritto, qui
dentro potrebbero essere tutti morti.
Ho comprato quest’appartamento sei mesi
fa, dopo aver guadagnato abbastanza da
mettere insieme una caparra di centomila
corone.
La porta si apre con un sibilo.
Sembra che nel mio appartamento sia
scoppiata una bomba. Qualsiasi idiota sa che
se sei uno spacciatore e tieni le scorte in casa
prima o poi ti beccheranno. Lo svantaggio nel
tenerla da qualche altra parte è che dopo una
perquisizione domiciliare la casa sembra una
zona di guerra, dal momento che la polizia non
è riuscita a trovare quello che cercava. Sul
pavimento in cucina hanno addirittura rimosso
una delle piastrelle. Credo abbiano usato un
piede di porco, perché accanto al buco ci sono
segni simili a ferite. Evidentemente erano
disperati.
A pensarci mi viene quasi da ridere.
Apro tutte le finestre, lascio entrare il mondo
nel mio appartamento. L’aria qua dentro è
marcia e il vento fresco mi purifica la mente,
calmandomi.
La libreria è stata svuotata, i libri, gettati in
un mucchio sul pavimento, sembrano pronti per
un rogo. Tutti i vestiti sono sparsi davanti al
guardaroba che è rimasto aperto. Stoviglie rotte
in cucina. Mi torna in mente una mia fidanzata
di qualche anno fa, una feticista delle stoviglie
di ceramica. Ogni volta che litigavamo me le
lanciava addosso. Era una relazione molto
dispendiosa, ma stavo con lei perché potevo
fregarle dei soldi. Ho chiuso semplicemente
smettendo di rispondere alle sue chiamate.
Il letto è capovolto, le gambe puntano verso
il soffitto come antenne, sembra un insetto
morto. Comincio a mettere a posto, ma ben
presto perdo interesse per l’impresa.
Rigiro il letto, infilo i libri nella libreria e
chiudo l’anta del guardaroba. Il fatto che i vestiti
si trovino dove sono forse rappresenta un
vantaggio. Sono troppo stanco per pensare in
maniera logica e sento la pelle elettrica e
carica, come se fossi stato al sole troppo a
lungo.
Chiudo le finestre, fisso il cielo per un
momento e mi sdraio supino sul letto. Il soffitto
non smette di muoversi. L’immagine del cielo,
troppo vasta per essere afferrata in un unico
sguardo, è fissa sulle mie retine quando mi
addormento.
Dal sonno passo allo svenimento, profondo
come una morte apparente.
Il suono del campanello mi riporta in
superficie. Non so quanto ho dormito. Potrebbe
trattarsi di un quarto d’ora come di
ventiquattr’ore.
Marko. I suoi capelli castani e ricci ricordano
il pelo di un cane, lo sguardo inquieto vaga
avanti e indietro. Indossa una giacca militare
verde chiaro, jeans consumati e scarponi che
sembrano aver camminato nel fango.
«Cazzo, che bello vederti, Vincent». I suoi
occhi mi scrutano. «Sembri stanco».
«Sto dormendo. Credo». Quando chiudo gli
occhi sento un bruciore dietro le palpebre e il
cuore che batte contro la spina dorsale. «Non
ne sono proprio sicuro».
«Quando si tratta di te non c’è niente di
sicuro, Vincent», sentenzia Marko e mi è
difficile stabilire se sia contento di vedermi o più
che altro preoccupato. Sembra ancora agitato e
questo mi innervosisce, ma è lui quello che mi
rimedia la roba da spacciare. Devo tenermelo
buono.
I pensieri tornano lentamente alla realtà. Mi
allunga un pacchetto marrone, grande come
una scatola di scarpe e chiuso con dello scotch
argentato.
«La roba della settimana», dice.
«E...»
Sorride. I denti di Marko sono storti quanto
le lapidi di un vecchio cimitero, quando sorride
la sua bocca sembra quella di un morto. Dalla
tasca pesca un contenitore abbastanza grande
da ospitare un rullino fotografico.
«Per te», dice, mettendomelo in mano.
Finalmente. Due settimane sono un periodo
troppo lungo. Sul contenitore c’è un’etichetta
adesiva bianca, con una scritta in russo o forse
ucraino. Non ho la minima idea di cosa
significhi. Con una certa apprensione chiedo a
Marko se è roba sintetica. I preparati sintetici
sono più difficili da trovare, e quindi più
richiesti. Questa è la logica. Ma a me la morfina
sintetica non piace. L’ho presa un paio di volte
e l’unico effetto è stato un intorpidimento della
lingua che per diversi giorni mi ha reso difficile
parlare in maniera intellegibile e sentire i
sapori. Improbabile che faccia bene alla salute.
«No», risponde. «No, questa è la buona
vecchia merda di una volta». Annuisco e gli
dico che ho bisogno di dormire. Che non dormo
da due settimane.
«Posso immaginarlo». Annuisce
lentamente. «Il carcere è un incubo».
Non posso fare a meno di ridere.
«Come se ne sapessi qualcosa, tu».
Marko fa spallucce e allarga le braccia.
«Forse passo da te più tardi», dice. «Pare
che dobbiamo fare una cosa e se si mette male
può darsi che avrò bisogno del tuo aiuto».
Aiuto significa più droga e più droga
significa più soldi, il che è una cosa buona.
Sono più povero di una pornostar cui sia stato
amputato il sesso.
«Certo».
Marko sembra esitare. Piega la testa di lato,
guarda il contenitore nero nella mia mano e poi
giù verso il pavimento.
«Vedi di rimanere lucido», dice infine,
facendo un cenno con la testa verso il
contenitore.
«Almeno fino a domani».
«Certo», ripeto alzando le spalle.
Gli chiudo la porta alle spalle e appoggio il
pacchetto vicino al letto per ricordarmi di
portarlo via da casa non appena mi sveglio.
Marko dovrebbe sapere che non è possibile
lasciarmi un contenitore e pretendere che non
lo tocchi. Ne estraggo una capsula e mi sdraio
di schiena. Socchiudo gli occhi e soppeso la
capsula nella mano. Dovrei valutare le
conseguenze, ma vengo colto da una strana
sensazione, come una striscia argentata di
speranza sulle palpebre, e mi rendo conto che
tutto, entro poco, soltanto un attimo, mi
sembrerà gestibile. Tutto andrà bene, basta
ingoiarla.
La capsula si muove attraverso il mio
sistema digerente e sento un bruciore nello
stomaco vuoto quando la morfina trova il suo
posto, da qualche parte in quel buio profondo.
La botta, la calma euforica, arriva dopo un
tempo che sembra durare una notte intera, ma
che in realtà non può essere più lungo di un
paio di minuti, la stanchezza si trasforma in
tranquillità e io svanisco, svanisco.
Mi riporta alla vita un rumore martellante che
mi fracassa i timpani. Ho l’impressione di
trovarmi ancora in carcere e provo la
claustrofobica sensazione di vivere in un cubo.
L’angoscia mi avvolge come una nebbia. Poi
mi rendo conto che mi trovo nel mio
appartamento e provo un sollievo indescrivibile.
La vista mi trema, un’immagine
frammentaria di mio padre, il suo viso vuoto, un
ricordo che mi fa irrigidire.
La porta. I colpi provengono dalla porta. È
buio intorno, ma i pochi colori che riesco a
distinguere sono tanto forti da sconvolgermi.
Una bella opera d’arte. Sono ancora fatto in
maniera curiosa. Vacillo di nuovo fino alla porta
e la apro senza riflettere.
Marko fa entrare qualcuno a spintoni nel mio
appartamento, una figura nera. Mi oltrepassa
senza emettere suono e sparisce.
«Vincent», sibila. «Ti avevo detto...».
Il suo respiro è pesante come quello di un
cane rabbioso. I capelli ricci luccicano per la
pioggia o per il sudore. O entrambe le cose.
Mi guardo i piedi, vergognandomi.
«Devi occuparti di lei», prosegue. «Una
settimana al massimo, finché le acque non si
saranno calmate. Mi faccio sentire appena
posso. Ma non farla uscire, ok? Hai capito?».
Nello stato in cui mi trovo farei qualsiasi
cosa per continuare a dormire. Non riesco a
controllare i muscoli della nuca, è come se la
mia testa fosse fissata a una molla non
sufficientemente tesa.
«Hai capito, Vincent?»
«Cosa?»
«Hai capito?»
«Sì, certo».
Qualsiasi cosa purché se ne vada. Mi
guarda esitante un’ultima volta prima di voltarsi.
Quando chiudo la porta, sento i suoi passi per
le scale, veloci e pesanti.
Ritorno a letto e prima di addormentarmi di
nuovo mi chiedo cosa stia succedendo,
cosciente solo in parte del fatto che una
sagoma silenziosa e scura si trova nel mio
appartamento.
quest' oggi vorrei fare qualcosa di diverso dal solito e sconsigliarvi vivamente la lettura di un libro. Il romanzo, Novanta giorni di tentazione di Lucinda Carrington, è riuscito a diffondersi in fretta grazie allo straordinario successo della trilogia Cinquanta sfumature.
Titolo: Novanta giorni di tentazione
Titolo originale: The ninty days of Genevieve
Autore: Lucinda Carrington
Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
Recensione eseguita da: Ilaria
Trama:
Genevieve Loften lavora per un'agenzia pubblicitaria a
Londra. È una donna sicura di sé, intraprendente, di successo. 90 giorni di
tentazione non sono affatto quello che aveva in mente per accaparrarsi un nuovo
cliente. Ma l'arrogante e affascinante James Sinclair non le lascia scelta:
firmerà il contratto solo a patto che lei accetti di esaudire ogni suo
desiderio. È così che Genevieve viene introdotta in un mondo fino a quel momento
sconosciuto, dove c'è chi comanda e chi è dominato: scoprirà sensazioni ed
emozioni mai provate prima e diventerà la protagonista di conturbanti giochi
erotici. Quella che era iniziata come una semplice trattativa d'affari si
trasforma in un incastro di fantasie sempre più intense, che finiranno per
stravolgere l'esistenza di Genevieve. Sedotta e soggiogata da James, riuscirà a
trovare un equilibrio tra la sua carriera e l'universo di piaceri proibiti che
quell'uomo irresistibile le offre?
Recensione:
Dopo aver finito di leggere la trilogia di E.L James, che mi è piaciuta parecchio, avevo intenzione di leggere un libro simile e mi hanno consigliato questo.
Premetto che non mi piace giudicare negativamente gli altri, tenendo conto della costanza, dell'impegno e della fatica che hanno impiegato nel loro lavoro, ma l'unica stellina che ho concesso al romanzo è a dir poco regalata. Sono riuscita a terminare il libro solo grazie a tanta determinazione e forza di volontà.
La protagonista Genevieve Loften intenzionata a far firmare un contratto per l'agenzia pubblicitaria per cui lavora, accetta di essere la "prostituta" del Sign. James Sinclair. Attenzione, ho usato la parola "prostituta" e non "amante" perchè è proprio di questo che stiamo parlando. La donna pur di aver l'uomo come cliente compie degli atti che sfiorano lo squallore. In Cinquanta sfumature abbiamo imparato a conosce i problemi, la gelosia e la mania di controllo di Christian, in questo romanzo, invece, non conosciamo nulla, alla fine del libro i protagonisti sono ancora dei perfetti sconosciuti. Il libro è pervaso da scene di sesso che potrebbero disturbare la lettura del racconto, se oltre a quelle scene ci fosse una trama. La figura femminile che emerge dal racconto appare essenzialmente come "corpo" e non "individuo". Tutto questo oltre a creare una falsa immagine della donna, potrebbe portare le ragazze alla sfrenata ricerca di un bel corpo, atto a sedurre e come "merce di scambio".
Il finale del libro, è per così dire, "buttato lì", come se l'autrice si fosse stufata di scrivere e volesse concludere in tutta fretta il racconto.
Il linguaggio crudo e volgare e l'assenza di romanticismo hanno contribuito a confermare un giudizio, già di per se, negativo.
Per tutti i punti analizzati sopra, sconsiglio la lettura di questo libro. E invito tutti coloro che prima di leggere la mia recensione avessero pensato di leggere il libro, di dedicare il vostro prezioso tempo alla lettura di un altro libro.