Salve a tutti cari Bookcrettiani,
oggi vorrei parlarvi di un altro libro di Alessandro Baricco, Seta.
Da questo libro fu tratto un bellissimo film nel 2007. Risulta difficile scegliere quale dei due, o il libro o il film, sia il più bello. Intanto di seguito vi parlerò del libro, ma non posso fare a meno di consigliarvi anche il film.
Titolo: Seta
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale Economica
Pagine: 108
Recensione eseguita da Ilaria
Votazione 5/5
Trama:
Narra del giovane commerciante di bachi da seta Hervè Joncour che lascia il suo paese Lavilledieu, nel meridione della Francia e la moglie Helene, per recarsi ben quattro volte in Giappone. Siamo nella seconda metà dell’ottocento e all’epoca questo paese era davvero considerato la fine del mondo. Lo scopo quello di acquistare minuscole uova di bachi da seta in quanto gli allevamenti europei prima e quelli del vicino Oriente poi, sono stati attaccati dalle epidemie e le uova sono ormai diventate inutilizzabili. Nel remoto Giappone conosce il potente Hara Kei da cui acquista le uova. E’ l’uomo per cui tutti, in quel paese, esistevano ed Hervè rimane affascinato in maniera irresistibile dalla giovanissima donna sdraiata accanto a lui, immobile, la testa appoggiata sul suo grembo, gli occhi chiusi, le braccia nascoste sotto l’ampio vestito rosso che si allargava tutt’intorno, come una fiamma, sulla stuoia color cenere. Lui le passava lentamente una mano nei capelli: sembrava accarezzasse il manto di un animale prezioso, e addormentato. Lei non è orientale e sa parlare solo il giapponese, ma i due riescono a comunicare attraverso gli sguardi e il mistero che la avvolge in quel mondo lontano e a lui estraneo è magico e affascinante. La visione di quella donna diventa un sogno irrealizzabile; ogni viaggio lo lega sempre di più al paese del Sol Levante e ogni volta porta con sé piccoli particolari che come una calamita lo attraggono senza possibilità di sottrarsi. E’ la storia di un desiderio inappagato, di una illusione d’amore. Questa donna sconvolge la relazione coniugale di Hervè e il dolore lento della nostalgia per una vita che non potrà mai vivere trova ampio spazio nel suo cuore. Proprio questo sentimento porta un uomo come Hervè che ama assistere alla propria vita senza ambire a viverla davvero, ad affrontare situazioni pericolose, viaggi in luoghi improbabili e ancor più remoti.
Recensione:
Nel libro precedente dello stesso autore, Novecento, abbiamo viaggiato con il Virginian sulle note del più grande pianista mai esistito, ora siamo in Francia in un piccolo paesino chiamato Lavilledieu e pian piano il protagonista del racconto, Hervè, ci porterà fino in Giappone, un'isola fatta di isole, dall'altra parte del mondo alla ricerca di bachi da seta.
A differenza di molti, ho apprezzato il libro e a distanza d'anni lo rileggo per vivere di nuovo stupende emozioni. Ogni pagina del libro è una poesia leggerissima che apre a noi lettori le anime dei protagonisi e delle loro vicende. Il racconto, davvero brevissimo, oltre a deliziare il lettore con l'originale storia, affronta tematiche importantissime per la vita dell'uomo. Il rimpianto, il rimorso, il dolore, il tradimento e l'insoddisfazione.
Hervè giunto in Giappone si innamora perdutamente di una donna, ma questo amore è destinato a durare e a vivere in eterno una sola notte. Tutto ciò che resta nella vita di Hervè è un ricordo, una notte di passione, una notte di tradimento, una notte di rimpianto per un amore perduto e di rimorso nei confronti di una moglie tanto devota. Una vita semplice, fatta di gesti e parole che si ripetono ogni giorno, un dolore acuto nell'anima per l'insoddisfazione di una vita che non si potrà mai vivere. Tutto questo dolore si radicò nell'anima di Hervè rendendolo truce e incapace di vivere a pieno una vita ormai divenuta estranea e vuota. Questo spingerà la moglie, Helene, a un atto estremo per riportare a galla l'uomo che Hervè fu un tempo, per farlo riemergere dalle proprie ceneri. Un atto dolce e al tempo stesso che distrugge. Pochè Helene sa che lei non potrà mai cancellare il ricordo dell'altra donna e l'inconsistenza della loro vita matrimoniale devastano e depredano il lettore più sensibile. Che non può fare a meno di ammirare e provare compassione per Helene, e non può fare a meno di condannare e perdonare Hervè. Poichè l'amore è un mistero, ti colpisce quando meno te lo aspetti e davanti ad esso no possiamo che arrenderci, vivendo intensamente le emozioni che ci trasmette anche se per una sola ed eterna notte.
Spero con tutto il cuore che questa mia breve recensione sia piaciuta agli amanti del libro e che ispiri tutti quelli che non l'anno ancora letto a leggerlo. Inoltre consiglio caldamente anche il film, diretto da uno straordinario registra e interpretato da attori bravissimi che sono riuscito a dare corpo a ogni personaggio del libro senza tralasciare nulla.
Ogni tanto nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore a guardarlo, giacchè, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita. Hervè Joncour