sabato 2 novembre 2013

Recensione: Sex and the City di Candace Bushnell


"Benvenuti nell'era della Non-Innocenza, le luci di scena che facevano da sfondo ai convegni gonfiabustini di Edith Wharton sono ancora accese, ma il parco è deserto. Nessuno va a fare colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare: noi facciamo colazione alle sette del mattino e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il prima possibile. Com'è che ci siamo messi in questo casino?"




E' così che esordisce Candace Bushnell nel suo romanzo diventato best seller, Sex and the City. Se ve lo state chiedendo, sì, è proprio quello da cui è stata tratta una serie tv. Inutile ripetere il solito clichè, ovvero che "il libro è tutta un'altra cosa", è scontato che lo sia. E' stato definito "irresistibile e al tempo stesso inquietante", e credo non ci siano parole che lo vestano meglio. L'autrice espone in modo realistico e fin tropppo crudo la vita dell'alta società newyorkese degli anni '90. Tra droghe, sesso, vestiti firmati ed eterni scapoli le trentenni di new york cercano di sopravvivere nella giungla urbana. I riflettori sono puntati su Carrie, una trentacinquenne single giornalista di New York che sembra aver trovato una relazione stabile, e un pugno di sue amiche. Ma lo scenario è vario e i personaggi che fanno da sfondo a questo romanzo, che è un vero è proprio studio sociologico per certi versi, sono molteplici. Si passa da donne felicemente sposate con figli trasferitesi in periferia (che danno la nausea alla cittadina Carrie) a "cacciatrici di taglie", di uomini ricchi e benestanti che possano mantenerle, da modelle, con la loro personale categoria di uomini al seguito, "i modellisti", a giovani appena arrivate in città. Orientamenti sessuali confusi, donne "maschio", argomenti anche scottanti raccontati con naturalezza e sfacciataggine, per raccontarci il lato più spietato della Grande Mela, dove ormai solo se hai abbastanza testosterone riesci a sopravvivere. Personalmente l'ho trovato molto interessante, e anche parecchio sconfortante, è una botta di sfiducia nei confronti di tutto il genere maschile. Ovviamente bisogna prendere il tutto con le pinze, è pur sempre un romanzo, e se lo prendessimo alla lettera credo che non avremmo più voglia di uscire di casa. Ma, dopo tutte le commediole d'amore a lieto fine che ci continuano a propinare fin da quando eravamo bambine e che ormai ci hanno fatto il lavaggio del cervello, forse è proprio quello che ci serviva.


Titolo: Sex and The City
Autore: Candace Bushnell
Editore: Mondadori
Pagine: 232
Lingua Originale: Inglese


The Kid From Yesterday

Lettura: cartacea o elettronica?


Buon pomeriggio carissimi lettori di Bookcret,
dopo la recensione di stanotte, ho deciso di creare una specie di dibattito fra voi lettori. Il tema di questa discussione sarà "Lettura: cartacea o elettronica?". Come sapete, da un po' di tempo, si discute su quale tipo di lettura sia meglio intraprendere. C'è chi sostiene che leggere un libro cartaceo sia unico e irripetibile e il profumo di un libro è ineguagliabile, e dall'altro lato chi afferma che leggere ebook, e quindi avere un eReader pronto a disposizione, sia più facile e veloce. Ma chi ha ragione e chi no? Secondo noi di Bookcret, non importa cartaceo o elettronico, l'importante è che si legga!


Stando a recenti sondaggi, solo il 15% di chi ha comprato un eReader ha smesso di acquistare i libri cartacei. Il 53% dei possessori di eReader ha affermato che legge più ora rispetto a sei mesi fa, mentre il 51% di quanti leggono libri cartacei affermano di leggere lo stesso numero di libri del semestre scorso.





Girovagando sul web in cerca di una risposta ho trovato una frase che ritengo bellissima, pro ebook:


«L’odore della plastica, la sensazione unica che dona il touch screen quando lo sfogli con le dita, la trepidazione e il leggero senso di ansia per la batteria che sta finendo, che ti fanno apprezzare ancora di più ciò che stai leggendo. Sono un sentimentale: questi libri di carta non hanno un futuro, secondo me.»


Sempre a proposito di eReader, mi piacerebbe mostrarvi due dei lettori che trovo veramente molto belli e innovativi: il Kobo Touch e il Kindle 4. Personalmente ho acquistato il Kindle 4 due giorni fa e dovrebbe arrivarmi lunedì, e sinceramente non vedo l'ora. Sul sito di Amazon ho letto tantissime recensioni positive e così mi sono decisa anche io. Qua sotto vi metto entrambi gli eReader e le loro caratteristiche.



KOBO TOUCH (PREZZO 69 €)

Specifiche tecniche
Nome: Kobo Touch
Misure: mm 114 x 165 x 10
Peso: 185g
Schermo: 6 pollici E Ink Pearl, 16 livelli di grigio
Navigazione: Touchscreen
Memoria: 2GB (di cui 1GB a disposizione dell’utente, pari a 1.000 libri), espandibile a 32 GB con SD Memory Card
Connettività: Micro USB, Wi Fi
Formati file: EPUB, PDF, MOBI, JPEG, GIF, PNG, BMP, TIFF. TXT, HTML, TRF, CBZ, CBR
Durata batteria: fino a 1 mese




KINDLE 4 (PREZZO 59 €)


Specifiche tecniche
Nome: Kindle 4
Schermo: Schermo da 6 pollici (15 cm) ad inchiostro elettronico E InkPearl con font ottimizzati.
Dimensioni: 16,6 cm x 11,4 cm x 0,87 cm
Peso: 170 grammi.
Memoria: Contiene fino a 1.400 libri.
Archiviazione: Cloud gratuita per tutti i contenuti Amazon
Batteria: Una carica completa permette di leggere mezz'ora al giorno fino a un mese, con il wireless disattivato.
Tempi di caricamento: Una carica completa richiede approssimativamente 3 ore con il cavo USB
Connettività: reti Wi-Fi pubbliche e private
Formati supportati Kindle (AZW), TXT, PDF, MOBI non protetto, PRC nativo; HTML, DOC, DOCX, JPEG, GIF, PNG, BMP con conversione.




Sono assolutamente convinta che l'ebook faccia tornare la voglia di leggere. E' comodo, pratico, non bisogna andare in negozio o aspettare l'arrivo per posta e il prezzo è inferiore rispetto ai libri cartacei. Beh, che aspettate? Fateci sapere cosa pensate! Siete pro libri cartacei o pro ebook? E perchè? Aspettiamo solo una vostra risposta!! Buon pomeriggio e buona lettura!


Pamela,
di Bookcret, quello che i libri non dicono.

Recensione: Domenica con le Supremes di Edward K. Moore


Buonasera carissimi lettori di Bookcret,
è finalmente giunto il momento di scrivere la recensione che avevo annunciato qualche giorno fa: "Domenica con le Supremes" di Edward K. Moore. La Mondadori mi ha gentilmente inviato l'ebook del libro, così da leggerlo e dire il mio parare. Sembrerà una cosa preimpostata, ma per adesso questa casa editrice mi sta mandando solo libri stupendi. A partire da "Non tutti gli uomini vengono per nuocere" di Federica Bosco. Domenica con le Supremes, il quale titolo originale è "The Supremes at Earl's All you can eat", è uscito nelle librerie italiane precisamente il 24 settembre 2013, e si, sono un po' in ritardo per la recensione, ma presto mi rimetterò al passo. Potrete trovare le info del libro QUI, il post è compreso anche del primo capitolo del romanzo e spero vivamente che voi lettori non vi fermiate a leggere solo quello. Ora, vi lascio alla trama e alla recensione!









TRAMA:


Odette, Clarice e Barbara Jean sono amiche inseparabili da quarant'anni. Cresciute negli anni Sessanta e soprannominate "le Supremes" dagli amici, hanno sempre vissuto nella stessa cittadina dell'Indiana aiutandosi l'un l'altra e condividendo tutto ciò che la vita ha riservato loro - scelte difficili, drammi familiari, incomprensioni, segreti inconfessabili e tradimenti - grazie a un carattere forte e a una grande passione per la vita. Odette, coraggiosa e a volte un po' troppo schietta, ha l'abitudine di parlare con l'amata e stravagante madre ormai morta da tempo come se fosse una presenza reale, ma ha deciso di non farne parola con nessuno, neanche con l'adorato marito. Clarice, la sua migliore amica, cresciuta con il culto della buona reputazione e vittima del conformismo, è in realtà afflitta dai continui tradimenti coniugali, ma fa di tutto per mostrare al mondo intero che il suo è un matrimonio perfetto. La bellissima ed elegante Barbara Jean, con un passato difficile alle spalle, si è sposata con un uomo molto ricco vent'anni più vecchio di lei, ma pensa ancora al suo primo e unico amore. Le tre amiche hanno l'abitudine di ritrovarsi ogni domenica dopo la messa in un ristorante con i loro mariti, ed è proprio durante una di queste riunioni che il loro piccolo mondo inizia a sgretolarsi.


RECENSIONE:

Come avrò già ripetuto in questo, e anche nel vecchio, post l'autore del libro è Edward K. Moore. Domenica con le Supremes è il suo primo romanzo, scelto da Amazon come uno dei dieci migliori libri del 2013 e nominato "Blue Ribbon Special" dal book club americano. Come avrete letto invece dalla trama, il libro parla della vita di tre amiche inseparabili: Odette, Clarice e Barbara Jean. Prima, tre ragazze nel pieno dell'adolescenza e in seguito, donne. La storia è ambientata in due epoche diverse, i giorni nostri e gli anni Sessanta, sottolineando in continuazione l'enorme differenza tra i due lassi di tempo. Le tematiche che l'autore affronta in questo romanzo sono molte, possiamo trovare amore, famiglia, amicizia, morte, maternità, ma quella che mi aspettavo di trovare meno ma che mi ha coinvolto maggiormente è stata la discriminazione razziale. Ebbene si, perchè quasi tutti i personaggi che troveremo leggendo sono di colore. La cosa non è molto chiara all'inizio, ma andando avanti, dopo poche pagine, si comincia a capire ed è stata una meraviglia per me scoprire come venissero citati anche alcuni eventi storici importanti negli anni Sessanta, come la morte di Martin Luther King. Non fraintendetemi, il tema del romanzo non è storico, anzi. La storia è struggente, perchè racconta il vero. Evidenzia gli aspetti positivi e negativi della vita, del carattere delle persone e della loro personalità. A volte si trovano dei passi che fanno ridere e altre volte altri che fanno piangere. Ho trovato meravigliose le tre protagoniste. Odette, che nella trama non le si rende giustizia, è una donna forte e coraggiosa e non ha peli sulla lingua. Mi ricorda un po' Janet di "Tutto in famiglia". Odette è nata su un sicomoro, una pianta che può raggiungere anche i 20 metri d'altezza, e fin da bambina le raccontavano che tutte le persone nate su quell'albero dovevano essere veramente coraggiose, e lei lo era, sempre. Clarice invece è cresciuta in una famiglia con la puzza sotto il naso, con mille problemi dietro la facciata perfetta. Ha imparato da sua madre a sopportare i continui tradimenti del marito, che non si preoccupa nemmeno di nasconderli. Barbara Jean è una donna bellissima, invece. Ha un passato veramente tormentato e questo la porta a passare le notti insonni nella biblioteca che ha in casa a bere vodka e leggere la Bibbia. Tutti gli altri personaggi che fanno da contorno sono descritti alla perfezione e si incastrano benissimo con tutta la storia di queste donne fantastiche piene di vita da raccontare. Questo libro ti insegna tanto, mi piacerebbe essere coraggiosa come Odette, forte come Clarice e determinata come Barbara Jean. Questo romanzo mi ha coccolata, e l'ho amato veramente tanto, soprattutto perchè per una volta ho abbandonato i romanzi rosa e ho letto di una bellissima storia di amicizia senza fine. Quindi, consiglio a tutti di andare da Mondadori a prendere il libro che, tra l'altro, è scontato e di fare un pensiero, per voi, per i vostri parenti e per i vostri amici, soprattutto.


E ora che siete arrivati alla fine della mia recensione, spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta e mi scuso per gli errori di ortografia che potrete trovarci, ma abbiate pietà di me, è l'una di notte. Cari lettori, buonanotte, buona lettura e buona recensione. A presto!


«La vita. E' come completare un quadro un pochi di più ogni giorno. Aggiungi pennellate di colore e cerchi di renderlo il più bello possibile prima di arrivare alla fine della tela.» - Odette.


Pamela di
Bookcret, quello che i libri non dicono