Ciao amici lettori,
l'altro ieri vi avevo promesso la
recensione de Il diario di velluto cremisi di Sara
Jio, ed eccola. Questa settimana, con molta fatica, siamo
riuscite a pubblicare quattro recensioni. Era da molto tempo che
Bookcret non si riprendeva così, e ad oggi posso finalmente dire che
il blog, sta tornando agli antipodi di quando era stato creato. Sia
io che Pam lavoriamo, stiamo conseguendo la patente e ci stiamo
preparando per il prossimo anno universitario, eppure con amore e
devozione ci occupiamo del nostro blog. Vorrei ringraziare tutti
quelli che ci seguono e leggono con piacere i nostri post. Persone
con la quale condividiamo la stessa passione per la lettura. E dato
che oggi sono in vena di ringraziamenti, ringrazio una mia vecchia
compagna di classe. Senza di lei non avrei scoperto il mondo della
lettura, anche se tutto ciò è iniziato con una sfida di lettura
ahahhaha. E già che ci sono ringrazio Pamela, senza la sua
collaborazione ed il suo entusiasmo contagioso, Bookret non sarebbe
così speciale e unico. Grazie <3
Titolo: Il diario di velluto cremisi
Autore: Sara Jio
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Traduttore: Dompè M.; Rincori A.
N. pagine: 329
Trama:
È ormai notte quando Emily sale sul traghetto per Bainbridge Island, poche miglia al largo di Seattle. Davanti a sé, le luci dell'isola la accolgono come un abbraccio. Quel luogo è sempre stato il suo rifugio, la sua oasi di tranquillità, ed è quindi il posto ideale per dimenticare, per lasciarsi alle spalle le carte del divorzio appena firmate, il romanzo che il suo editore attende con ansia, ma che lei non ha ancora scritto, e l'oceano di rimpianti che la opprime. Così, per qualche tempo, sarà di nuovo ospite dell'anziana zia Bee, nella casa in cui, da ragazzina, ha trascorso lunghe estati luminose e spensierate. E proprio in quella grande casa, piena di fotografie in bianco e nero e di stanze chiuse a chiave, Emily scopre qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: un diario con una consunta copertina di velluto cremisi, in cui una donna di nome Esther racconta la sua storia d'amore con Elliot, una storia che risale al 1943, avvincente e tragica, esaltante e impossibile. Ma chi sono Esther e Elliot? Sono esistiti davvero? E perché quel diario si trova lì, in casa di zia Bee? Nessuno sembra disposto ad aiutare Emily a far luce sul mistero; anzi, di fronte alle sue domande, tutti si chiudono in un ostinato silenzio. Ma, per Emily, capire cosa sia accaduto a quella donna - così lontana eppure così simile a lei - diventa una ragione di vita. Come se il segreto nascosto tra le pagine di quel diario la riguardasse da vicino...
Recensione:
La settimana scorsa ho letto Neve a
primavera di Sara Jio. Il libro mi era piaciuto così tanto che volli
leggere qualcos'altro di questa autrice. Così martedì ho
iniziato Il diario di velluto cremisi, suo romanzo d'esordio,
pubblicato dalla casa editrice Nord nel 2012.
Emily Wilson è una famosa scrittrice.
Otto anni fa scrisse un romanzo diventato poi un best seller, In
cerca di Ali Larson.; entrato, in seguito, nella classifica del New
York Times dei libri più venduti al mondo. La sua vita sembra andare
a gonfie vele, fino a quando un piovoso lunedì mattina di Novembre
Joel, il marito, non le confessa di aver conosciuto un' altra donna,
Stephanie. I due si accordano per il divorzio e il 28 febbraio 2005,
firmano le carte. Emily è distrutta ed arrabbiata, e l'amica,
Annabelle, le consiglia di allontanarsi un pò dalla città. Per
rimettere insieme i cocci, e ritrovare la passione per la scrittura.
Di fatto Emily, ogni volta che si siede alla scrivania, per creare il
seguito del suo primo romanzo, desiderato e atteso dai fans, rimane
immobile a fissare lo schermo vuoto. Secondo la sua terapista,
Bonnie, la donna ha il "blocco clinico dello scrittore": la
musa ispiratrice si è ammalata e non sembra intenzionata a guarire.
Così la donna, l'uno Marzo, parte per Bainbridge Island, nello
stato di Washington, dove vive la prozia Bee Larson.
Bee è una donna anticonformista. A
volte parla troppo e altre è silenziosissima. Alterna slanci di
generosità ad atteggiamenti egoistici. È affettuosa, ma anche
irritabile. In lei vi è sempre stato qualcosa di strano, una persona
ricca di segreti e rimpianti. Bee è vedova di Bill, un eroe della
seconda guerra mondiale. Vive sull'isola da sempre, da molto prima di
sposarsi. I suoi genitori sono morti in un incidente stradale quando
lei era al college, e le hanno lasciato un'autentica fortuna. Grazie
alla quale, la donna, ha comprato Keystone Mansion, un enorme casa
con otto camere da letto.
Delle otto camere a Emily viene
affidata, una stanza dalle pareti rosa. Arredata con un cassettone,
un comodino e un grande armadio. In quella stanza, nel cassetto del
comodino, Emily trova un diario. Il diario di velluto cremisi. E
incuriosita inizia a leggere:
Questa è
la storia di ciò che è accaduto
su una
piccola isola nel 1943.
Non
avrei dovuto baciare Elliot. Le donne sposate non si comportano
così... almeno io no di certo. Ma la marea era alta, la brezza era
gelida e le sue braccia erano come uno scialle caldo, mi avvolgevano
e mi accarezzavano là dove lui non avrebbe dovuto spingersi, e io
non riuscivo a pensare a nient'altro. Eravamo tornati gli stessi di
un tempo. E, anche se ero sposata, anche se le circostanze erano
cambiate, il mio cuore era rimasto uguale, come congelato, come se
stesse aspettando proprio quel momento, il momento in cui io ed
Elliot avremmo ritrovato la strada che ci avrebbe condotto lì. Bobby
non mi aveva mai stretto in quel modo. O forse sì, ma il suo tocco
non aveva mai acceso in me una simile passione, un fuoco così
ardente.
Sì, non
avrei dovuto baciare Elliot in quella fredda notte di marzo, né
avevo previsto le cose terribili che sarebbero successe, la catena di
eventi che sarebbe culminata nella mia – nella nostra –
disgrazia. Ma il primo anello di quella catena si è formato proprio
lì, in quella notte di marzo del 1943. E quegli eventi avrebbero
cambiato per sempre la mia vita e la vita di coloro che mi erano
vicini.
Mi
chiamo Esther, e questa è la mia storia.
Ma chi sono Elliot e Esther? E come è arrivato quel diario in casa di Bee? Emily cercherà di rispondere a queste due domande, scoprendo segreti e misteri della sua famiglia che non si sarebbe mai immaginata. Il racconto del diario la intriga e la spaventa, ora che le sue vicissitudini sembrano così simili a quelle accadute ad Esther, la protagonista del diario.
Emily,
dopo il divorzio soffre, ma intenzionata ad andare avanti, e rifarsi
una nuova vita, inizia ad uscire con due uomini: Greg e Jack.
Greg
è l'amore della sua adolescenza. La loro storia durò una stagione,
l'estate ma, terminata questa, Emily dovette tornare a casa e i due
si persero di vista, fino al ritorno della donna sull'isola, dopo ben
quindici anni. Jack, invece, è un artista. Un uomo con cui si sente
fin da subito in sintonia, protetta al sicuro. Un uomo che potrebbe
ferirla e farle rivivere la stessa esperienza con il marito. Emily,
inoltre, è frenata e insicura nella scelta, soprattutto per il
ritorno in campo di Joel. Un uomo stupido ed egoista, resosi troppo
tardi dell'errore commesso nell'abbandonare la moglie. Non vi
svelerò chi dei due uomini sceglierà, ma vi posso soltanto dire che
avendo letto Neve a primavera prima del seguente romanzo, mi sono
rovinata la sorpresa. Bee e Emily, insieme al marito e alle sue due
gemelle, fanno una breve comparsa in Neve a primavera.
Elliot
ed Esther, invece, sono i protagonisti della seconda trama presente
nel romanzo. I due erano fidanzati, avrebbero dovuto sposarsi a
giorni ma, per un sospetto e un fatto mai chiarito, la donna rompe il
fidanzamento e sposa un altro uomo. La loro vicenda è toccante e
dolce, due anime gemelle tormentate, con uno splendido tempismo:
quando è disponibile Elliot, non lo è Esther, quando è disponibile
Esther, non lo è Elliot. Una relazione turbolenta e sofferta,
risalente al Marzo, del lontano 1943.
Il
diario di velluto cremisi è un romanzo avvincente ed
entusiasmante, però, dovendo fare il confronto con Neve a
primavera, risulta essere meno accattivante. Non travolge totalmente
il lettore come il libro successivo. È scritto in modo impeccabile.
I periodi sono brevi, scorrevoli e dinamici, cosa che ci sia aspetta
da un'esperta giornalista, qual è Sara Jio. Il libro è davvero
meraviglioso. Se non avessi letto Neve a primavera per primo, il mio
giudizio sarebbe stato elevatissimo e positivissimo ma, ricordando le
calde lacrime versate per la storia di Claire e Vera, devo
semplicemente classificare il libro come bello. I punti in comune tra
i due romanzi sono evidenti, quali il tema del fiore: fiori
rarissimi che secondo alcuni fioriscono solo dove c'è bisogno di
loro, e rappresentano un segno di guarigione e speranza; il compito
della protagonista di trovare delle persone, per conoscere la loro
storia e, attraverso questa, fare il punto della propria situazione.
E tanti altri punti che non mi metto ad elencare, per non rovinarvi la
lettura.
Nonostante
consideri questo romanzo meno avvincente di Nene a primavera, lo
consiglio di cuore a tutte, e inoltre vi consiglio di leggere prima
il libro seguente e poi l'altro per non rovinarvi la sorpresa di
sapere quale uomo sceglierà Emily per condividere la propria vita.
L'amore
non è un fiore di serra, costretto a sbocciare controvoglia. L'amore
è un embaccia che spunta inattesa sul ciglio della strada.
Years
of Grace
Il mio giudizio al romanzo:
Ilaria
di Bookcret, quello che i libri non dicono