Ciao a tutti lettori Bookcret!
Passato bene il giorno di ferragosto? Cosa avete fatto di bello? Io purtroppo non sono potuta andare, ma mi sono consolata con un buon pranzo in famiglia e la lettura di un libro che non ha portato gli effetti sperati. Desideravo un libro leggero e divertente e invece! Sapete cosa vuol dire passare ferragosto in lacrime? Io sì! E tutto a causa del romando di Moyes Jojo, "io prima di te".
Titolo: Io prima di te
Autore: Moyes Jojo
Editore: Mondadori
N. pagine: 391
Traduzione di: Dallavalle M. C.
Recensione eseguita da Ilaria
Trama: A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
Recensione:
Ho trovato questo libro sul sito web della Feltrinelli. I commenti erano tutti positivi ed entusiasti perciò ho deciso di comprarlo. Ormai era da più di due settimane nella mia libreria e ieri ho deciso di iniziare a leggerlo. Non fraintendetemi quando vi dico che ho passato ferragosto piangendo perché nonostante la commozione, le lacrime e il naso arrossato ho amato perdutamente questo romanzo.
Lou è stata appena licenziata ed ha bisogno di un nuovo impiego. Si reca all'ufficio di collocamento o centro per l'impiego del lavoro e dopo vari tuffi nell'acqua riesce a trovare un lavoro che le permette di aiutare economicamente la sua famiglia. Al suo nuovo lavoro incontra Will, un tetraplegico. Will è stato vittima di un incidente stradale due anni prima e necessita di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro. Non può andare in bagno, non può mangiare da solo e quant'altro. Lou è stata assunta per aiutarlo e assisterlo nelle più basilari funzioni, così sembra credere lei, finché un giorno non scopre che Will ha concesso alla sua famiglia solo sei mesi, poi andrà in Svizzera, alla Dignitas, e metterà fine alla sua vita. Lou decide di fargli cambiare idea, mostrargli una possibile vita nonostante l'utilizzo della sedia a rotelle. Organizzerà uscite, viaggi fantastici ed esperienze memorabili per riportarlo alla vita. I suoi tentativi e l'avvicinamento tra i due giovani li porterà entrambi a dover fare i conti con questo nuovo sentimento che sembra avvicinarli sempre di più l'uno verso l'altra. Il libro nonostante abbia un modo tutto suo di buttare in faccia al lettore il lato negativo della vita, racconta una storia d'amore. Non una storia normale: due giovani si incontrano, imparano a conoscersi, si innamorano e decidono di non perdersi di vista mai più. Questo amore è davvero sofferto perchè mette con le spalle al muro. Stravolge totalmente. Se un giorno vostro marito o il vostro fidanzato vi dicesse di voler morire e di voler essere accompagnato in questo percorso, cosa fareste? Naturale! Per amor suo fareste di tutto per far avverare questo suo ultimo desiderio, pur sapendo che questo vi distruggerebbe. Lou è in questa situazione. Ama Will, vorrebbe vederlo vivere e condividere con lui le gioie e i dolori di una vita insieme, ma se deciderà di portare a termine la sua decisione dovrà accettarla e con lui affrontarla. Qualunque sia la decisione di Will, e naturalmente io non vi svelerò nulla, vi consiglio con tutto il cuore di leggere questo libro poiché, la situazioni di Will per alcuni di noi sembra essere distante anni luci, ma in realtà non è così.
Potrebbe capitare a chiunque di fare un incidente stradale e rimanere paralizzati o essere coinvolti indirettamente con la situazione, se al posto vostro il soggetto a subire l'incidente fosse un vostro parente. Io non sono tetraplegica e nemmeno nessun membro della mia famiglia lo è, ma non è stato difficile per me capire le condizioni di Will. E immedesimarmi in lui, vivere la sua sofferenza e i suoi affanni. Comunque nel libro non c'è da patteggiare per Lou o per Will, ma riflettere sui dolori altrui, comprendere che spesso i nostri problemi non sono nulla in confronto a quelli delle altre persone. Il saper accettare una decisione, il voler vivere la vita, il dover affrontare l'amore sono gli ingredienti che caratterizzano questo splendido romanzo. Che vale la pena di comprare e leggere almeno una volta.
La copertina del libro è emblematica: una giovane donna lascia libero un volatile. Una cornice perfetta che fa da sfondo a questo romanzo sensazionale poiché, se ami realmente qualcuno a volte devi avere la forza di lasciarlo andare, sebbene questo possa ucciderci.
Estratto: Prologo
PROLOGO 2007
Quando lui esce dal bagno lei è sveglia, appoggiata ai cuscini, e sta sfogliando i dépliant di viaggi che ha trovato sul comodino. Indossa una sua T-shirt e i lunghi capelli arruffati sono un chiaro richiamo alla notte precedente. L'uomo resta sulla porta ad assaporare il breve flashback, strofinandosi l'asciugamano sulla testa per asciugarsi i capelli.
Lei alza gli occhi dal dépliant, imbronciata. Forse è un po' troppo grande per mettere il broncio, ma i due stanno insieme da un tempo abbastanza breve da farlo ancora apparire un atteggiamento carino.
«E proprio necessario fare trekking in montagna o restare sospesi su un burrone? È la nostra prima vera vacanza insieme e non esiste uno, nemmeno uno di questi viaggi, che non preveda di buttarsi giù da qualcosa o» dice lei fingendo di rabbrividire «di indossare una felpa di pile.»
Butta il dépliant sul letto e si stira alzando le braccia leggermente abbronzate sulla testa. La voce roca tradisce le ore di sonno perdute. «Che ne dici di una spa di lusso a Bali? Potremmo starcene sdraiati sulla sabbia... farci coccolare per ore... lunghe notti rilassanti...»
«È un genere di vacanza che non fa per me. Io ho bisogno di fare qualcosa.»
«Come lanciarti nel vuoto da un aereo.»
«Non puoi parlare se non hai mai provato.»
Lei fa una smorfia. «Se non ti dispiace, io parlo eccome.»
Lui ha la camicia leggermente umida attaccata alla pelle. Si passa il pettine fra i capelli e accende il cellulare, trasalendo alla vista della sfilza di messaggi che appare immediatamente sul display.
«Bene» dice. «Devo andare. Fai pure colazione.» Si china sul letto per baciarla. È calda, profumata e terribilmente sexy. Lui aspira l'odore che si sprigiona tra i capelli sulla nuca, e per un attimo perde il filo dei suoi pensieri mentre lei gli mette le braccia al collo, tirandolo giù verso il letto.
«Usciamo ancora questo weekend?»
Lui si libera dal suo abbraccio controvoglia. «Dipende da come va questa trattativa. È ancora tutto un po' incerto. Non è escluso che io debba andare a New York. Che ne dici di una cenetta da qualche parte giovedì, in ogni caso? Scegli tu il ristorante.» Prende la tuta da moto appesa dietro la porta.
Lei stringe gli occhi. «Cena. Con o senza Mr BlackBerry?»
«Cosa?»
«Mr BlackBerry mi fa sentire come Miss Reggicandela.» Fa di nuovo il broncio. «Mi sembra sempre di dover competere con qualcuno per conquistare la tua attenzione.»
«Silenzierò la suoneria.»
«Will Traynor!» lo rimprovera lei. «Ci sarà pure un momento in cui puoi spegnerlo.»
«Stanotte l'ho spento, no?»
«Solo sotto pesanti minacce.»
Lui le fa un gran sorriso. «È così che si chiama adesso?» Si infila la tuta, e finalmente la presa di Lissa sulla sua immaginazione si allenta. Si getta sul braccio il giubbotto di pelle e uscendo lancia un bacio alla ragazza.
Ci sono ventidue messaggi sul suo BlackBerry, il primo arrivato da New York alle 3.42. Problemi legali. Prende l'ascensore per scendere al parcheggio sotterraneo, cercando di aggiornarsi sugli avvenimenti della notte.
«'giorno, Mr Traynor.»
Il vigilante esce dalla guardiola. È riparata, anche se là sotto non c'è ragione di proteggersi dalle intemperie. A volte Will si domanda cosa faccia la guardia laggiù nel cuore della notte, mentre fissa le immagini delle telecamere a circuito chiuso e le automobili da sessantamila sterline con i loro paraurti lucidi che non si sporcano mai.
Si mette il giubbotto. «Com'è fuori, Mick?»
«Un disastro. Sta diluviando.»
Will si blocca. «Davvero? Non è tempo da moto?»
Mick scuote il capo. «No, signore. A meno che non abbia un canotto, o un impulso suicida.»
Will fissa la motocicletta, poi si toglie il giubbotto e la tuta. Contrariamente a quanto sostiene Lissa, non è un tipo che ama correre rischi inutili. Apre il bauletto e ci sistema gli abiti da moto, poi lo chiude e lancia le chiavi a Mick, che le afferra al volo con una mano. «Mettile sotto la mia porta, okay?»
«Sarà fatto. Vuole che le chiami un taxi?»
«No. Non è il caso che ci bagniamo in due.»
Mick preme il pulsante per aprire il cancello e Will esce alzando il braccio per ringraziarlo. La mattina è buia e minacciosa intorno a lui, e il traffico del centro di Londra è già intenso e lento nonostante non siano ancora le sette e mezzo. Si alza il colletto e si dirige verso l'incrocio, dove è più probabile riuscire a fermare un taxi. Le strade sono scivolose per la pioggia, i marciapiedi brillano sotto la luce grigia.
Will impreca fra sé mentre spia le altre persone in giacca e cravatta ferme sul bordo della strada. Da quando Londra si alza così presto? Hanno avuto tutti la stessa idea.
Si sta chiedendo quale sia il punto migliore per appostarsi quando il suo telefonino squilla. È Rupert.
«Sto arrivando. Devo soltanto riuscire a bloccare un taxi.» Ne intravede uno con una luce arancione che si sta avvicinando sull'altro lato della strada e inizia ad avviarsi in quella direzione, sperando che nessun altro l'abbia visto. Un autobus gli passa davanti rombando, seguito da un furgone che lo assorda con lo stridio dei freni, impedendogli di sentire Rupert. «Non ti sento, Rupe» urla cercando di contrastare il frastuono. «Devi ripetere.» Bloccato per qualche istante sullo spartitraffico, con una fila di auto che gli scorre accanto come una corrente, vede balenare la luce arancione e alza la mano libera, sperando che il tassista riesca a notarlo attraverso la pioggia fitta.
«Devi chiamare Jeff a New York. È rimasto alzato ad aspettarti. Abbiamo cercato di rintracciarti ieri sera.»
«Che problema c'è?»
«Questioni legali. Due clausole sulle quali sono impantanati all'articolo... firma... documenti...» La sua voce viene soffocata dal passaggio di un'auto, i pneumatici fischiano sulla strada bagnata.
«Non ho capito.»
Il taxi lo ha visto. Procede lentamente, sollevando sottili ventagli d'acqua mentre accosta sul lato opposto della strada. Will tiene d'occhio un uomo che, qualche metro più in là, rinuncia con disappunto al suo breve scatto quando si accorge di non farcela. Will prova una vaga sensazione di trionfo. «Ascolta, di' a Cally di farmi trovare il fascicolo sulla scrivania» urla. «Sarò lì fra dieci minuti.»
Guarda da una parte e dall'altra, poi affonda la testa nelle spalle e si fionda verso il taxi, con la parola "Blackfriars" già sulle labbra. La pioggia si insinua fra il colletto e la camicia. Arriverà in ufficio bagnato fradicio, nonostante abbia percorso solo un breve tratto di strada a piedi. Forse dovrà chiedere alla sua segretaria di andargli a comprare un'altra camicia.
«E dobbiamo risolvere quella faccenda delle verifiche preacquisizione prima che arrivi Martin...»
Alza gli occhi di scatto sentendo uno stridio di pneumatici sull'asfalto e il violento strombazzare di un clacson. Vede il fianco del lucente taxi nero davanti a sé, il tassista che sta già abbassando il finestrino, e con la coda dell'occhio scorge qualcosa che non riesce a mettere a fuoco, diretto verso di lui a una velocità folle.
Will si volta verso quell'ombra, e nella stessa frazione di secondo si rende conto di essere sulla sua traiettoria e di non avere nessuna possibilità di scansarsi. La sua mano si apre per la sorpresa, lasciando cadere a terra il BlackBerry. Sente un urlo, forse il suo. L'ultima cosa che vede è un guanto di pelle, un viso sotto un casco, il suo stesso choc riflesso negli occhi di un uomo. Un'esplosione, e tutto si frantuma in una miriade di frammenti.
E poi il nulla.
Carissimi lettori di
Bookcret,
recentemente ho terminato
la lettura di "memorie di una geisha" di Arthur Golden.
Ho trovato la lettura
molto interessante e piacevole pertanto, di seguito, vi propongo la
mia recensione, sperando di catturare la vostra curiosità.
Titolo: Memorie di una geisha
Autore: Arthur Golden
Editore: Longanesi
N.pagine: 576
Traduzione di: Cerutti Pini D.
Recensione eseguita da Ilaria
Trama: Circondate da un'aura romantica e misteriosa, le geishe hanno spesso esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile, amplificata dalle leggende che circondano la loro esistenza. Come e perché si diventa geishe? In quale modo le fanciulle vengono istruite? Quali sono i rituali e le "abilità" da apprendere? A queste domande risponde il racconto in prima persona di una geisha, Sayuri, attraverso le complesse, affascinanti tradizioni giapponesi e l'intima essenza, il significato più profondo, nel bene e nel male della vita della geisha. E benché Sayuri racconti la sua storia con la pacata saggezza di chi ha ormai percorso gran parte della vita, la sua voce tesse una trama precisa e vivida, permettendo di entrare in un universo al contempo splendido e crudele.
Recensione:
Il libro narra della
storia di Chiyo – chan, una bambina bellissima dagli occhi azzurri.
Chiyo vive la sua infanzia in un piccolo villaggio di pescatori,
Yoroido, finchè un giorno non viene portata a Kyoto e venduta a un
okiya, il luogo dove vivono le geishe.
Inizia così la sua
formazione che la porterà a diventare Sayuri, una delle geishe più
famose al mondo.
Una geisha – come tanti
erroneamente pensano – non è una prostituta, ma un intrattenitrice
di uomini. Delizia le serate in compagnia con canti, balli e
conversazioni frizzanti.
L'autore prima di iniziare
a narrare la storia di Chiyo enuclea al lettori i motivi che lo hanno
spinto alla creazione del romanzo. Di solito il lettore tende ad
arginare o superare la prefazione, per iniziare fin da subito la
lettura del libro, ma vi consiglio di leggere la nota dell'autore
poiché in questo modo potrete capire e apprendere meglio il suo
messaggio.
Tornando a parlare del
libro, questo oltre a fornire un realistico quadro storico del
periodo antecedente alla seconda guerra mondiale, delizia il pubblico
per l'eleganza formale di cui è ricco. Infatti, all'interno vi è un
linguaggio curato e ricercato, ma anche notevoli aforismi,
similitudini e riflessioni sulla vita che stimolano subito
l'approvazione del lettore. Il libro può anche essere
inteso come un documento storico sui costumi e le tradizioni del
Giappone del 1900, poiché le fonti utilizzate sono veritiere essendo
l'artista uno storico e uno studioso del Giappone.
Un
volume che fa riflettere, entusiasmare ed emozionare a tal punto che
la compagnia di produzione, Amblin
Entertainment, del noto regista Steven Spielberg, decise
nel 2005 di tramutare il romanzo in pellicola.
Vincendo nel 2006 tre Academy Award. Un libro che
abbraccia una cultura differente dalla nostra e riflette il tema
della precarietà e brevità della vita poiché “Conduciamo
la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina, andando
più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa
che ci costringe a trovare un nuovo corso".
È notte. La notte ha un cielo nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. E una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E nel piccolo paese dove è nata, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene quella stessa notte, abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla Iannetta e la riporta a casa. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. E sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Iannetta.
Questione di dettagli Ashley Edward Miller, Zack Stentz IN USCITA IL 29 AGOSTO 2013
Colin Fischer non sopporta di essere toccato. Detesta il colore blu. Evita ogni contatto a meno che non sia assolutamente necessario. Sherlock Holmes ha il posto d'onore sul muro della sua camera da letto. Ma quando viene ritrovata una pistola nella caffetteria della scuola è l'unico a non accettare che venga accusato Wayne, il suo più accanito tormentatore... Wayne non sa perché Colin voglia aiutarlo ma comincia a guardarlo con occhi diversi.
L'amore in un giorno di pioggia Sarah Butler IN USCITA IL 12 SETTEMBRE 2013 Da quasi trent'anni, quando la brezza di Londra diventa più calda e petali bianchi si aprono tra i fili d'erba, Daniel cammina sulle rive del Tamigi e si siede su una panchina. Tra le mani ha un foglio di carta e una busta su cui scrive solo un nome, sempre lo stesso. Poi la imbuca, senza indirizzo. Sono gli auguri di compleanno per sua figlia. Di lei sa solo come si chiama e che è stata concepita in un giorno di pioggia con la donna che ha amato di più al mondo. Alice ha trent'anni e da sempre si sente più felice sotto un cielo stellato, circondata dall' immensità dell'orizzonte, piuttosto che al sicuro fra quattro mura. Londra le va stretta, piena dei ricordi di sua madre scomparsa troppo presto, di una famiglia a cui non sente di appartenere e di un amore perduto. Ma adesso è tornata, perché suo padre sta morendo. Alice riesce a dargli solo l'ultimo addio. Alice e Daniel sembrano non avere nulla in comune, tranne l'amore per le stelle, i colori e i mirtilli ancora aspri. Ma soprattutto l'abitudine di stilare elenchi delle dieci cose che li rendono più tristi o felici. Alice non conosce l'uomo che le si avvicina con aria confusa e impacciata al funerale del padre. Alice non sa chi è Daniel. E non sa che la sta cercando da tutta la vita. Tra le mani Daniel tiene un fiore di carta e nella testa tutte le parole e le carezze che ha conservato per Alice in tutti questi anni. E che, forse, adesso avrà il coraggio di regalarle...
Quando eravamo foglie nel vento Korkeakivi Anne IN USCITA IL 12 SETTEMBRE 2013
Da sempre Clare Moorhouse ama camminare nella folla di Parigi a primavera, fra i boulevard e gli stretti vicoli del quartiere latino. Tra gli sguardi frettolosi dei passanti, passi svelti e mani che si sfiorano per sbaglio, Clare riesce a essere sé stessa completamente. Solo in mezzo a completi sconosciuti si sente al sicuro. Nessuno può riconoscerla, nessuno può scoprire il segreto che da anni custodisce nel cuore, nemmeno il vento e le foglie che le scompigliano l'accurato chignon. Ma oggi è un giorno speciale. Clare ha appena saputo di dover organizzare una cena importante per suo marito, un diplomatico in carriera. Forse è arrivato il momento di ottenere la tanto attesa promozione ad ambasciatore. E tutto dipende dalla cena che Clare ha solo dodici ore per rendere perfetta. Un compito che può svolgere solo lei, abituata a rendere ogni ricevimento impeccabile. Per lei non è mai stato un problema, eppure oggi, mentre sceglie le primule da mettere nel centrotavola o corre nel Marais ad acquistare le candele, un peso le tormenta l'anima. Perché l'incarico per suo marito si trova in Irlanda. E Dublino è la città che custodisce il segreto dal quale Clare sta cercando di fuggire da tutti questi anni. Tutta la sua vita perfetta, suo marito, i suoi figli e tutto quello che ha di più caro sono in pericolo: oggi, tra la folla che l'ha sempre fatta sentire protetta, sono riapparsi gli occhi azzurri di un uomo che Clare credeva morto... Volevo solo una vita tranquilla! Anna Talò IN USCITA IL 12 SETTEMBRE 2013
Teresa scrive manuali di autoaiuto, in cui consiglia alle lettrici di andare fiduciose incontro al domani. Un insegnamento che proprio lei si guarda bene dal seguire: vive quotidianamente reclusa in casa, frequenta solo lo zio e pochissime amiche storiche, e respinge da anni un vicino aitante e sciupafemmine che la corteggia. Per sfuggire alla noia apre un blog di piccola posta, sotto falso nome, sul quale si scatena con risposte ciniche e spietate. E proprio il suo stile corrosivo stuzzica uno stalker che interviene sul blog con commenti inquietanti ma che inizialmente nessuno prende sul serio. Finché non è troppo tardi...
Incantesimo tra le righe Van Leer Samantha IN USCITA IL 19 SETTEMBRE 2013
Cosa succede se "...e vissero felici e contenti" non si rivela affatto essere tale? Delilah è una ragazza piuttosto solitaria che preferisce passare i pomeriggi in biblioteca, persa nei libri. In uno in particolare: "Incantesimo fra le righe" che in teoria è un fantasy ma che sembra terribilmente reale, al punto che il principe Oliver, oltre a essere coraggioso, avventuroso e focoso, parla a Delilah. Cioè: le parla sul serio! E salta fuori che Oliver è ben più che un personaggio di carta: è un teenager che si sente intrappolato nella sua vita letteraria e che non sopporta l'idea che il suo destino sia segnato. Oliver è certo che il mondo là fuori possa offrirgli qualcosa di interessante e vede in Delilah la sua chiave di accesso alla libertà. I due si buttano a capofitto nell'impresa di tirare fuori Oliver dal libro, un compito difficile e che li spinge ad approfondire la loro percezione del destino, del mondo e del loro posto nel mondo. Contemporaneamente cresce l'attrazione reciproca, un sentimento forte e tutt'altro che letterario.
Cari lettori di Bookcret,
navigando in internet, mesi fa, ho
trovato commenti positivi e entusiasti sul libro di Margaret
Mazzantini, "Venuto al mondo", tanto che ho deciso di
comprarlo, per pura curiosità di verificare se i commenti affibiati
fossero meritati, e dopo una lettura frenetica e compulsiva, devo
dire che il libro li merita tutti.
Un romanzo di vita, di guerra e di
amore che non può non essere leggere almeno una volta nella vita.
Titolo: Venuto al mondo
Autore: Margaret Mazzantini
Editore: Mondadori
N. pagine: 531
Recensione eseguita da Ilaria
Trama:Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola. Recensione:
Sono riuscita a leggere questo libro
in un giorno nonostante le numerose pagine di cui è composto. 531
pagine! Dopo un'intera giornata di lettura trovo solo ora il tempo di
consigliarvi la lettura di questo straordinario, incredibile libro.
Sono stata colpita positivamente dalla
scrittura dell'autrice unica, semplice e fluida, fatta di metafore
bellissime e descrizioni dettagliatissime.
I protagonisti sono ragazzi/uomini
comuni che il lettore impara ad amare sin dalle prime pagine. Vive
con loro catastrofi e vicissitudine. Viene catapultato al centro di
una guerra logorante che non lascia alcuna traccia dietro di sé, se
non morte e distruzione. Una storia commovente e tenera quella di
Gemma e Diego, sposi senza poter aver figli. Il loro viaggio verso la
vita, la fertilità, l'adozione. Pietro, il loro piccolo figlio, nato
dal dolore, dalla crudeltà; l'ancora di salvezza a un passato di
brutture. Un libro che narra di un'amicizia forte, duratura, di un
amore necessario e spesso indulgente il tutto in un ambientazione
tetra e cruda. Un romanzo che fa pensare, riflettere. Una lotta
continua contro la natura malevola e la malvagità dell'uomo. Due
realtà a confronto: quella dell'Italia e quella di Sarajevo. Una la
vita l'altra la morte, una la salvezza l'altra la speranza. Una
maternità cercata, sofferta e infine ottenuta. Un amore vissuto e
infine perduto. Il lettore viene coinvolto nella
narrazione fin dalle prime pagine. Il libro coinvolge, stupisce e
infine lascia completamente svuotati. Nonostante le descrizioni crude
e spietate il libro non può non piacere, non può non coinvolgere il
lettore trasportandolo verso realtà diverse ed esperienze
sorprendenti.
Una scrittura fluida e descrizioni
ricchissime di dettagli catturano fin da subito la benevolenza del
pubblico. I personaggi umili e vicini al lettore suscitano
immediatamente la sua simpatia e approvazione, facendolo gioire e
soffrire con i protagonisti. Una storia bellissima quella inventata
da Margaret, il tutto scritto in modo impeccabile.
Consiglio calorosamente la lettura di
questo capolavoro, nonostante le numerose pagine di cui è composto.
Visto il mio entusiasmo e l'apprezzamento suscitatomi da questa
autrice appena scoperta leggerò altri sui racconti proponendovi più
avanti le mie recensioni e i miei giudizi.
Vi informo, se ancora non lo sapeste, che dal romanzo è stato tratto un film del 2012, diretto da Sergio Castellito. Il lungometraggio conta un meraviglioso cast, i cui protagonisti sono gli attori Penélope Cruz e Emile Hirsch.
Non ho ancora avuto la possibilità di vedere il film, ma chi l'ha visto è rimasto piacevolmente sorpreso dalla splendida interpretazione e dalla fedeltà del film al racconto di Margaret.
"Un giorno mi hai detto che mi avresti amata anche vecchia, che mi avresti leccata anche decrepita. Me lo hai detto e io ti ho creduto. E poco importa se il tempo non ci ha lasciato sperimentare. Da qualche parte siamo invecchiati insieme, da qualche parte continuiamo a rotolarci e a ridere".