Carissimi lettori di Bookcret, quello che i libri non dicono,
MARIO DESIATI
IL LIBRO DELL'AMORE PROIBITO
IL LIBRO
Per migliaia di chilometri, in auto, a piedi, su traghetti, bus e funivie, una carovana piena di colori tenta di stare dietro al ritmo furibondo imposto dai ciclisti, che in tre settimane girano tutta l'Italia per sfidarsi davanti all'azzurro della costiera amalfitana e tra agli aspri profili del Vajont, sotto il sole del lungomare pugliese e nelle tormente di neve in cima alle Dolomiti. Fa parte della carovana uno scrittore, che da piccolo in un tema aveva detto "Io la prossima volta che passa il Giro provo a scappare con lui". Dopo tanti anni c'è riuscito, e affronta questa avventura - un po' on the road, un po' tour de force -, sperando di stanare qualche storia bizzarra o un paio di particolari suggestivi. Ma verrà immediatamente travolto da una valanga di momenti formidabili, e si sperderà subito tra paesi dai nomi impossibili, periferie post-atomiche e personaggi micidiali, nel frullatore impazzito del Giro d'Italia che mischia passione, entusiasmo, paura, fatica, speranza, disegnando le mille storie di mille destini che si intrecciano coi nostri, e danno vita a una corsa eroica e strampalata come la nazione che percorre.
ieri in tutte le librerie Mondadori sono usciti i libri di Mario Desiati, "Il libro dell'amore proibito" e "Tutti primi sul traguardo del mio cuore" di Fabio Genovesi.
A breve io e Pamela inizieremo la lettura di questi due splendidi romanzi e vi proporremo le nostre recensioni, pertanto vi riporto di seguito le trame dei due volumi, sperando di catturare la vostra curiosità.
MARIO DESIATI
IL LIBRO DELL'AMORE PROIBITO
IL LIBRO
Francesco, detto Veleno, timido e solitario, fino ai quattordici anni è vissuto immaginando vite eroiche e ammirando i coetanei più intraprendenti. Il suo universo quotidiano, nel paese pugliese dove vive, è quello della scuola, con regole e muri che sembrano fatti per essere invalicabili, non certo per nascondere gioie proibite. Fino all’incontro con Donatella Telesca, professoressa di Educazione tecnica. Lei ha il doppio degli anni di Veleno, eppure veste in modo più simile a lui e ai suoi amici Mimmo e Nappi che alle altre insegnanti. Ha la pelle candida, ma nasconde un’ombra che agisce come una calamita sui suoi giovani allievi, siede tra i banchi, ascolta i ragazzi, li guarda come nessuno ha mai fatto prima. Nasce un’attrazione irresistibile, destinata a essere scoperta nel clamore dello scandalo. Veleno scopre allora una solitudine più profonda, l’isolamento di chi supera la linea d’ombra dei sentimenti leciti, e contro la famiglia, contro la norma che gli impedisce di amare, costruisce il suo onore, il futuro, la sua legge che non umilia né separa. Veleno saprà aspettare, costruirà tutto intorno al silenzio dell’attesa, e con gli occhi rinnovati dal desiderio si accorgerà di essere circondato da amori che sono tali proprio perché proibiti... Scritto per frammenti affilati come gli spigoli d’ombra che si stagliano nel sole del Sud, rapsodico ed emozionante come la memoria di una stagione perduta, Il libro dell’amore proibito è un romanzo sul desiderio, sugli amori impossibili e la cieca, folle fedeltà a un sentimento che non ha barriere
Francesco, detto Veleno, timido e solitario, fino ai quattordici anni è vissuto immaginando vite eroiche e ammirando i coetanei più intraprendenti. Il suo universo quotidiano, nel paese pugliese dove vive, è quello della scuola, con regole e muri che sembrano fatti per essere invalicabili, non certo per nascondere gioie proibite. Fino all’incontro con Donatella Telesca, professoressa di Educazione tecnica. Lei ha il doppio degli anni di Veleno, eppure veste in modo più simile a lui e ai suoi amici Mimmo e Nappi che alle altre insegnanti. Ha la pelle candida, ma nasconde un’ombra che agisce come una calamita sui suoi giovani allievi, siede tra i banchi, ascolta i ragazzi, li guarda come nessuno ha mai fatto prima. Nasce un’attrazione irresistibile, destinata a essere scoperta nel clamore dello scandalo. Veleno scopre allora una solitudine più profonda, l’isolamento di chi supera la linea d’ombra dei sentimenti leciti, e contro la famiglia, contro la norma che gli impedisce di amare, costruisce il suo onore, il futuro, la sua legge che non umilia né separa. Veleno saprà aspettare, costruirà tutto intorno al silenzio dell’attesa, e con gli occhi rinnovati dal desiderio si accorgerà di essere circondato da amori che sono tali proprio perché proibiti... Scritto per frammenti affilati come gli spigoli d’ombra che si stagliano nel sole del Sud, rapsodico ed emozionante come la memoria di una stagione perduta, Il libro dell’amore proibito è un romanzo sul desiderio, sugli amori impossibili e la cieca, folle fedeltà a un sentimento che non ha barriere
L'AUTORE
MARIO DESIATI (1977), è cresciuto a Martina Franca e vive a Roma. Ha pubblicato la raccolta di poesie Le luci gialle della contraerea (Lietocolle 2004, Premio Viareggio per l'opera prima). Come narratore ha esordito nel 2003 con Neppure quando è notte (peQuod) e ha pubblicato in seguito, con Mondadori, Vita precaria e amore eterno (2006), Il paese delle spose infelici (2008) e Ternitti (2011, finalista Premio Strega).
MARIO DESIATI (1977), è cresciuto a Martina Franca e vive a Roma. Ha pubblicato la raccolta di poesie Le luci gialle della contraerea (Lietocolle 2004, Premio Viareggio per l'opera prima). Come narratore ha esordito nel 2003 con Neppure quando è notte (peQuod) e ha pubblicato in seguito, con Mondadori, Vita precaria e amore eterno (2006), Il paese delle spose infelici (2008) e Ternitti (2011, finalista Premio Strega).
FABIO GENOVESI
TUTTI PRIMI SUL TRAGUARDO DEL MIO CUORE
IL LIBRO
Avete mai visitato la casa natale del poeta Mimmo Minnini?
Conoscete Edwin Avila, il corridore più solitario del mondo?
Per migliaia di chilometri, in auto, a piedi, su traghetti, bus e funivie, una carovana piena di colori tenta di stare dietro al ritmo furibondo imposto dai ciclisti, che in tre settimane girano tutta l'Italia per sfidarsi davanti all'azzurro della costiera amalfitana e tra agli aspri profili del Vajont, sotto il sole del lungomare pugliese e nelle tormente di neve in cima alle Dolomiti. Fa parte della carovana uno scrittore, che da piccolo in un tema aveva detto "Io la prossima volta che passa il Giro provo a scappare con lui". Dopo tanti anni c'è riuscito, e affronta questa avventura - un po' on the road, un po' tour de force -, sperando di stanare qualche storia bizzarra o un paio di particolari suggestivi. Ma verrà immediatamente travolto da una valanga di momenti formidabili, e si sperderà subito tra paesi dai nomi impossibili, periferie post-atomiche e personaggi micidiali, nel frullatore impazzito del Giro d'Italia che mischia passione, entusiasmo, paura, fatica, speranza, disegnando le mille storie di mille destini che si intrecciano coi nostri, e danno vita a una corsa eroica e strampalata come la nazione che percorre.
L'AUTORE
FABIO GENOVESI è nato a Forte dei Marmi nel 1974. Appassionato di ciclismo, di musica rock, pesca e cinema di serie z, ha pubblicato il suo primo libro, Versilia Rock city nel 2008 con Transeuropa. Mondadori lo ha ripubblicato nel 2012, dopo aver dato alle stampe il romanzo che lo ha reso famoso al pubblico dei lettori, Esche vive, uscito nel 2011 e tradotto in nove paesi, tra cui Israele e Stati Uniti. Lo scorso anno è uscito per Laterza il saggio-cult Morte dei marmi. Collabora con il Corriere della sera, “la Lettura”, inserto culturale del “Corriere della Sera”, ha scritto reportage per Vanity Fair e varie riviste musicali.
FABIO GENOVESI è nato a Forte dei Marmi nel 1974. Appassionato di ciclismo, di musica rock, pesca e cinema di serie z, ha pubblicato il suo primo libro, Versilia Rock city nel 2008 con Transeuropa. Mondadori lo ha ripubblicato nel 2012, dopo aver dato alle stampe il romanzo che lo ha reso famoso al pubblico dei lettori, Esche vive, uscito nel 2011 e tradotto in nove paesi, tra cui Israele e Stati Uniti. Lo scorso anno è uscito per Laterza il saggio-cult Morte dei marmi. Collabora con il Corriere della sera, “la Lettura”, inserto culturale del “Corriere della Sera”, ha scritto reportage per Vanity Fair e varie riviste musicali.
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